CAGLIARI. Ormai è il caos. La città è divisa in due. Per la errata riscrittura urbanistica di Via Roma e per le conseguenze del ritorno del tram. Di cui nessuno aveva sentito l'esigenza. Per farlo digerire è stato soprannominato "metro di superficie" ma è identico al passato. Il malumore dei cagliaritani per quella che viene definita l'opera più folle della città è altissimo. Il sindaco Zedda (Progressisti) si trova con la patata bollente lasciatagli dal predecessore Truzzu (FdI). È evidente che la situazione va affrontata come una emergenza. Occorre varare subito un piano di intervento per ridare respiro alla città. Lo chiedono vaste fasce di categorie di cittadini. Dai commercianti ai pendolari, dai lavoratori agli abitanti la cui vita è fortemente conzionata dalla moltitudine di cantieri. Zedda deve porsi alla guida di una task force di tecnici e salvare il salvabile. Ma soprattutto deve restituire un minimo di vivibilità alla cittadinanza. È evidente che c'è stata una distorsione del concetto di "mobilità sostenibile". Ma soprattutto una incredibile incapacità strategica di politica urbana. Comunque ora bisogna assecondare le esigenze della popolazione. Tra l'altro ricuperando parcheggi-auto ovunque e riattivando il più possibile aree di sosta. Il commercio sta soffrendo pesantemente. Le festività natalizie si avvicinano a grandi passi. Senza una mobilità comoda e intelligente, per molti operatori dei vari settori commerciali gli sviluppi del caos potrebbero rivelarsi letali. Mario Guerrini.