Forza Italia cambia passo: da Nuoro parte il progetto per la Sardegna dei prossimi vent’anni

Segnali di rilancio in casa azzurra. A Nuoro si è riunita la Segreteria regionale di Forza Italia sotto la direzione di Pietro Pittalis. Un incontro definito “proficuo e prolifico”, che ha visto anche il collegamento streaming del presidente dei senatori Maurizio Gasparri e un focus sulle riforme nazionali in materia di giustizia.

Con la regia di Pittalis, il dibattito si è concentrato sulla situazione politica sarda. La presidente Todde e il Campo largo vengono descritti come “in affanno”, mentre il centrodestra prepara la sua mossa in vista del probabile ritorno alle urne, legato all’attesa decisione della Corte d’Appello di Cagliari sulla decadenza pronunciata dal Tribunale.

Nel suo intervento, il consigliere nazionale Marco Tedde ha alzato l’asticella: «Il partito azzurro deve declinare e attuare i suoi valori moderati in modo radicale e determinato, e dedicarsi a costruire e rappresentare ai sardi il progetto di una Sardegna nuova. La Sardegna dei prossimi vent’anni, la Sardegna dei giovani e delle generazioni a venire».

Un progetto che, nelle parole di Tedde, deve partire da «interventi immediati e incisivi sulla sanità regionale, in tema di liste d’attesa, organici dei medici e nuove strutture ospedaliere». Ma non solo: Forza Italia chiede anche «contributi finanziari obbligatori per i territori da parte delle aziende che investono e guadagnano nelle energie rinnovabili», la revisione del Piano paesaggistico regionale di Soru, «ormai obsoleto», una nuova legge urbanistica e un “Salva casa” che tenga conto delle specificità isolane.

Sul fronte infrastrutture, Tedde ha richiamato i progetti ferroviari: «Dei 427 chilometri non elettrificati delle ferrovie sarde, per un valore complessivo di 4,3 miliardi, ne sono stati finanziati solo 1,9. È necessario colmare questo divario e chiedere al Governo interventi concreti anche sulla rete viaria».

La parte finale del suo intervento è stata dedicata al principio di insularità: «Va riempito di contenuti concreti. Non basta citarlo nell’articolo 119 della Costituzione se resta un vuoto contenitore. Serve inserire norme che finanzino un “ponte ideale” fra la Sardegna e il continente, fatto di linee aeree e marittime economiche e sufficienti a rendere i sardi cittadini italiani a tutti gli effetti».

Dal vertice nuorese è partito anche il via alla campagna adesioni 2026 e alla costituzione dei comitati referendari per il sì alla riforma della separazione delle carriere. Il prossimo appuntamento sarà a ottobre a Cagliari, con la presenza di Gasparri e degli amministratori locali azzurri. Una tappa che, nelle intenzioni del partito, dovrà certificare il cambio di passo.

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