Quando lo Stato decide di farsi sentire, non bussa. Entra. A Cabras, nella giornata di ieri, è andato in scena un servizio straordinario interforze di controllo del territorio, disposto nel Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con in cabina di regia il Prefetto Salvatore Angieri. Obiettivo dichiarato: reprimere e prevenire. Obiettivo reale: dimostrare che, quando vuole, lo Stato c'è. E si vede.
La macchina si è mossa sotto il coordinamento della Questura di Oristano. Sessantadue veicoli fermati, duecentotre persone controllate, sette attività commerciali passate al setaccio. Due perquisizioni. Due sanzioni per violazioni al Codice della Strada. E quattro sanzioni amministrative ad altrettanti esercizi pubblici. Il colpo più duro è arrivato a carico della titolare del campeggio “Is Aruttas”, denunciata per non aver registrato gli alloggiati. Un’omissione non da poco, in un Paese dove le regole valgono per chi ha ancora la pretesa di viverci in sicurezza.
Non è finita qui. Un ristorante del litorale è stato pizzicato per irregolarità nella tracciabilità del pesce. La stessa contestazione è in arrivo alla pescheria che quel pesce lo aveva fornito. In un angolo della penisola dove la filiera dovrebbe essere garanzia, e non complicità.
Dietro le quinte, ma neanche troppo, il braccio armato dello Stato: Squadra Volante, Squadra Acque Interne, Polizia Stradale, Reparto Prevenzione Crimine Sardegna, Squadra Mobile, Amministrativa, Anticrimine, Capitaneria di Porto, Carabinieri, unità cinofile della Polizia e della Guardia di Finanza, perfino l’elicottero del 7° Reparto Volo. Uno spiegamento che non si vedeva da tempo. Un messaggio chiaro: chi sbaglia, paga.
Il Prefetto Angieri ha voluto ringraziare tutti, come da prassi, ma le sue parole non erano soltanto di circostanza:
“Questo servizio straordinario dimostra l’efficacia della sinergia tra le diverse forze dello Stato, impegnate a garantire legalità e sicurezza sul territorio. L’attenzione resterà alta, soprattutto nei confronti di quelle realtà che, violando le regole, compromettono non solo il decoro ma anche la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.”
Tradotto: ci siamo, e torneremo. Chi si illudeva che l’estate avrebbe ammorbidito i controlli, ha sbagliato stagione.