Si era guadagnata la fiducia dei medici pulendo i loro studi. Poi, piano piano, dalla cassa cominciavano a sparire soldi. Non tanti da fare notizia, ma abbastanza da far insospettire qualcuno: 1.550 euro in tutto.
Sabato mattina, i Carabinieri di Ittiri e quelli di Romana l’hanno sorpresa dentro lo studio sanitario, chiuso al pubblico. Non c’era un motivo plausibile per trovarsi lì. Le chiavi, però, le aveva. Copiate – pare – mentre lavorava come addetta alle pulizie.
I militari hanno analizzato i filmati delle telecamere: stessa corporatura, stessi vestiti, stessa macchina di chi, nei giorni precedenti, aveva fatto sparire il denaro senza lasciare segni di effrazione.
La donna è stata arrestata in flagranza per tentato furto aggravato. Dopo l’interrogatorio, il magistrato di turno l’ha rimandata a casa con i domiciliari. L’udienza di convalida, celebrata ieri, ha disposto per lei l’obbligo di firma tre volte a settimana.
Resta, come sempre, la presunzione d’innocenza. Ma anche la certezza che la furbizia, quando si traveste da fiducia, finisce quasi sempre in caserma.