Bosa, la chiesa di Sant’Antonio Abate tornerà a vivere

Dopo dieci anni di silenzio, la chiesa di Sant’Antonio Abate si prepara a riaprire le porte. Non sarà un restauro completo, ma un primo passo concreto: la messa in sicurezza dell’edificio per restituirlo al culto e alla città.

Il Comune di Bosa ha riavviato l’iter di progettazione, affidato al settore Lavori pubblici, per individuare gli interventi indispensabili. Si comincerà da ciò che serve per rendere stabile la struttura, rinviando a tempi più fortunati — e fondi più generosi — il recupero integrale.

«Sblocchiamo l’iter di un’altra opera pubblica che richiedeva una soluzione adeguata per poter almeno riaprire al culto la chiesa di Sant’Antonio Abate» ha spiegato il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Federico Ledda, che da mesi segue da vicino il dossier.

Il progetto si fonda su risorse già stanziate: 150 mila euro dalla Regione e 20 mila dal Comune, un totale di 170 mila euro. Somma modesta, ma sufficiente per fermare il degrado e restituire alla città un luogo che è parte della sua memoria.

«Il recupero della chiesa di Sant’Antonio Abate è un passo importante per Bosa perché rappresenta un bene identitario significativo per l’intera comunità, da salvaguardare», ha ricordato il sindaco Alfonso Marras.

Sant’Antonio Abate, patrono dei fuochi e delle campagne, veglia da secoli sulla città. E forse è giusto che torni a farlo tra le sue mura, dopo anni di chiusura e abbandono. Perché un paese senza le sue chiese è come un libro senza copertina: resta leggibile, ma perde il volto della propria storia.

Cronaca

Culuccia: scoperta in Sardegna una nuova specie di ape selvatica
  Si chiama Andrena culucciae e vive tra le dune di Culuccia, nel nord-est della Sardegna. Non è una leggenda locale ma una scoperta scientifica: una nuova specie di ape selvatica individuata da un gruppo di entomologi dell’Università Roma Tre, guidati dal professor Andr...

Cagliari: fermata nave liberiana per gravi carenze di sicurezza
Una nave porta-container battente bandiera liberiana è stata fermata nel porto canale di Cagliari per gravi irregolarità. Pesa 14 mila tonnellate, ma a bordo pesavano di più le mancanze: scarsa preparazione dell’equipaggio, sistemi antincendio inadeguati e difetti nella gestione della sicurezza.

Alghero: Mulas chiede un nuovo approccio al verde urbano
“Serve un nuovo approccio al verde urbano: non solo arredo ma infrastruttura ecologica viva.” Con queste parole Christian Mulas, presidente della Commissione consiliare Ambiente, ha espresso la sua preoccupazione per lo stato del patrimonio arboreo cittadino dopo la caduta di un albero in passeggiata.

Irpinia: la terra torna a tremare, paura ma nessun danno grave
Alle 21.49 di sabato la terra ha tremato di nuovo. Magnitudo 4.4, epicentro a Montefredane, quattordici chilometri di profondità. Una scossa netta, breve, ma abbastanza forte da farsi sentire in tutta la Campania e fino al Foggiano. La gente è scesa in strada, molti hanno rivissuto un ricordo che qui non si cancell...

Oristano: San Giovanni da Capestrano, il santo con l’elmetto
C’era un tempo in cui la fede marciava in divisa e il Vangelo camminava al passo dell’oca. San Giovanni da Capestrano ne fu il simbolo: giurista e teologo, ma anche comandante d’anime. Giovedì 23 ottobre, nella basilica romanica di Santa Giusta, militari e cappellani lo hanno ricordato con una cerimonia che ha unit...