La Guardia di Finanza ha intensificato negli ultimi tre mesi i controlli sugli impianti di distribuzione di carburante in tutta la provincia di Sassari e nella Gallura, rilevando numerose irregolarità.
L’operazione, legata anche all’entrata in vigore del decreto sul riallineamento delle accise, ha riguardato distributori selezionati in base a specifici profili di rischio. Le verifiche hanno interessato l’obbligo di comunicazione dei prezzi al Ministero delle Imprese, la corretta esposizione delle tariffe e la corrispondenza con quelle realmente applicate.
Tre impianti sono stati sanzionati per un totale di 2.800 euro, soprattutto per la mancata esposizione dei prezzi o per l’assenza di indicazioni sui carburanti speciali.
Più grave il caso di un distributore in cui, grazie al controllo con il “doppio decalitro”, è stata riscontrata un’erogazione di diesel inferiore di oltre tre volte rispetto ai limiti di tolleranza consentiti: 22 cl in meno in una prova, 30 cl nelle altre due. Sono scattate così una denuncia per frode nell’esercizio del commercio (art. 515 c.p.), la contestazione della violazione dell’art. 692 c.p. e il sequestro di due erogatori.
Il gestore, denunciato alla Procura di Tempio Pausania, è stato inoltre sottoposto a verifica fiscale: sono emerse differenze per oltre 25 mila litri di carburante non erogati rispetto ai registri dall’inizio dell’anno. La segnalazione è stata inoltrata anche all’Agenzia delle Dogane per il recupero delle accise e all’Agenzia delle Entrate per l’IVA evasa.
Secondo le Fiamme Gialle, simili irregolarità non solo danneggiano i consumatori, ma alterano il mercato e possono aprire spazi alle infiltrazioni criminali nel settore dei carburanti.