Nurra, protesta del Centro Studi Agricoli sotto il Consorzio di Bonifica

Sit-in questa mattina davanti alla sede del Consorzio di Bonifica della Nurra. Il Centro Studi Agricoli (CSA) ha portato 25 agricoltori associati, in rappresentanza di numerose aziende del territorio. In prima fila il presidente Tore Piana, il vicepresidente e agricoltore della Nurra Stefano Ruggiu e la responsabile amministrativa Monica Pisanu. Presenti al confronto anche il presidente del Consorzio, Gavino Zirattu, e il direttore, ing. Naccara.

Il cuore della protesta è la siccità che ha colpito il Nord Ovest dell’isola: l’irrigazione, prima ridotta, è stata poi bloccata dal Consorzio. Il CSA chiede di superare la logica del “de minimis” per gli indennizzi, sostituendola con un meccanismo basato sul mancato reddito parametrato alla superficie, senza vincoli che allungano i tempi e tagliano fuori buona parte delle aziende. Domanda inoltre di destinare il bacino del Cuga all’uso irriguo per l’intero anno: i reflui del depuratore di Sassari oggi finiscono a mare per nove mesi su dodici, per il CSA andrebbero invasati e resi disponibili in estate. C’è poi il nodo delle condotte: secondo gli agricoltori, solo un terzo dell’acqua arriva ai campi, il resto si perde per strada; servono stanziamenti straordinari per le reti. Infine la “chimica verde”: gli impegni su 2.000 ettari a girasole, presi con gli agricoltori della Nurra, non sono stati rispettati né dal Governo né dalla Regione; il tavolo va riaperto.

Dopo l’intervento di Piana, il presidente del Consorzio Gavino Zirattu si è detto concorde con le richieste del CSA. Sono intervenuti anche Paolo Fiori, Angelino Olmeo, Antonio Idini e Stefano Ruggiu, con critiche esplicite all’inazione della Regione Sardegna.

A conclusione del presidio, il CSA ha deciso di inviare una lettera urgente alla presidente della Regione Alessandra Todde e all’assessore all’Agricoltura Satta per chiedere la modifica immediata della legge sugli indennizzi e dei criteri di calcolo. Al Consorzio di Bonifica della Nurra viene chiesto di farsi promotore, entro due settimane, di una riunione pubblica con la presidente Todde e gli assessori Satta e Piu per affrontare tre punti: nuova disciplina degli indennizzi, lago Cuga a uso irriguo con invaso dei reflui di Sassari, riapertura del tavolo sugli impegni della chimica verde.

La richiesta è semplice: acqua, tempi certi e regole chiare. Perché senza irrigazione, in campagna non cresce nulla—nemmeno la pazienza.

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