Al commissariato di Pubblica Sicurezza di Alghero gli agenti sono poco più di trenta. Non bastano, nemmeno a dirlo, per un territorio che ospita un aeroporto internazionale, un porto turistico-commerciale e un milione e mezzo di turisti ogni anno.
Il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia (SIULP) ha deciso di mettere nero su bianco e spedire al Ministero dell’Interno una lettera che non lascia margini di interpretazione: “La situazione estremamente critica in cui si trova da tempo il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Alghero non può più essere ignorata”.
Il documento, indirizzato al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, parla chiaro: la carenza di personale non è più un problema ordinario, ma una “criticità strutturale”. Non bastano turni massacranti e buona volontà. Non bastano nemmeno i colleghi aggregati d’estate. L’organico è insufficiente, e il lavoro spazia dalla microcriminalità al controllo del territorio, dalle indagini al mantenimento dell’ordine pubblico.
Il SIULP chiede che nel piano di potenziamenti e trasferimenti previsti a dicembre si tenga finalmente conto di Alghero e del suo commissariato, ma anche dell’Ufficio di Polizia di Frontiera di Fertilia, anch’esso ridotto all’osso.
Gli agenti fanno il possibile, ma non possono inventarsi. Lo Stato sì: e a quanto pare, per il momento, si è dimenticato di farlo.