La Nurra si prepara alla protesta. Mercoledì 10 settembre, alle 10.30, agricoltori e allevatori si ritroveranno sotto la sede del Consorzio di Bonifica in via Rolando per chiedere soluzioni immediate alla crisi idrica che ha messo in ginocchio le campagne.
Il Centro Studi Agricoli – Sindacato Agricolo Sardo guida la mobilitazione con richieste precise: «Vogliamo il bacino del Cuga destinato esclusivamente all’uso irriguo – si legge nella nota – per invasare dodici mesi l’anno le acque depurate di Sassari e garantire così l’acqua ai campi e agli allevamenti».
Gli agricoltori chiedono anche l’utilizzo integrale dei reflui depurati, oggi concessi solo per tre mesi l’anno, indennizzi straordinari per i danni della siccità, il rilancio dell’agricoltura irrigua nel comprensorio e la convocazione di un tavolo tecnico con Enichen Chimica Verde per far rispettare gli impegni sulla coltivazione del girasole destinato all’industria.
«Non ci sono più alibi né rinvii possibili: servono risposte immediate, scelte coraggiose e un piano serio di gestione dell’acqua che metta al centro chi produce cibo e lavoro», ribadisce il Centro Studi Agricoli.
La protesta sarà un sit-in pacifico, ma con un messaggio chiaro: senza acqua non c’è futuro per l’agricoltura sarda.