L'emergenza del trasporto pubblico a Cagliari si manifesta con drammatica chiarezza nel quartiere di Sant'Elia, dove recenti episodi hanno acceso i riflettori sulle crescenti difficoltà affrontate dai pendolari. Una donna di mezza età è crollata a bordo della linea 6, in viale Sant'Elia, dopo aver faticato a salire sul mezzo. L'incidente, avvenuto dopo una mezz'ora di attesa sotto il sole cocente, evidenzia le problematiche legate alla riduzione delle corse da parte del CTM, che penalizza gravemente anziani e giovani.
Le difficoltà, tuttavia, non si limitano a questo caso isolato. La cronica mancanza di aria condizionata sui mezzi del CTM porta a frequenti malori, come lo svenimento di una turista sulla linea 5/12. Si palesa un'azienda che sembra ignorare le esigenze primarie dei cittadini. A ciò si aggiunge la questione del personale: autisti stressati e talvolta arroganti che rifiutano di far salire i passeggeri, e controllori che, con fare minaccioso e urla, aggrediscono gli utenti sprovvisti di biglietto, come spesso accade sulla linea 9 (Cagliari-Decimomannu-Elmas).
La situazione è insostenibile. Il parco mezzi del CTM è obsoleto e necessiterebbe di essere rinnovato, mentre il personale andrebbe formato per garantire un servizio basato su rispetto e professionalità. È lecito interrogarsi sull'opportunità di concedere finanziamenti a un'azienda che non riesce a offrire risposte concrete alle problematiche quotidiane dei suoi utenti, trasformando ogni viaggio in un'autentica odissea.