Una violenta scossa di terremoto di magnitudo 7.5 ha colpito il Cile nelle prime ore della mattinata di venerdì 2 maggio, provocando momenti di panico lungo la costa meridionale del Paese. Il sisma è stato registrato alle 8:28 ora locale, con epicentro localizzato a circa 218 chilometri a sud di Puerto Williams, nell'estremo sud del territorio cileno.
Il terremoto è stato avvertito distintamente anche in alcune zone dell’Argentina meridionale. Secondo quanto riferito dalle autorità sismologiche cilene, sono state già rilevate oltre 17 scosse di assestamento nel corso delle ore successive al sisma principale.
Le autorità hanno immediatamente attivato l’allerta tsunami per le aree costiere più prossime all’epicentro, ma al momento la minaccia sembrerebbe rientrata. L’Ufficio Nazionale per le Emergenze del Ministero dell’Interno (ONEMI) ha comunicato che non si segnalano danni gravi a persone o infrastrutture, ma che i controlli sono ancora in corso.
In via precauzionale, alcune scuole e strutture pubbliche nelle regioni meridionali sono state evacuate e i voli nell’aeroporto di Punta Arenas hanno subito temporanei ritardi. Le autorità invitano la popolazione alla prudenza e a seguire le comunicazioni ufficiali, mentre i tecnici continuano a monitorare la situazione geologica nelle zone interessate.