Trema il Cile: scossa di magnitudo 7.5 avvertita anche in Argentina, allerta tsunami rientrata

Una violenta scossa di terremoto di magnitudo 7.5 ha colpito il Cile nelle prime ore della mattinata di venerdì 2 maggio, provocando momenti di panico lungo la costa meridionale del Paese. Il sisma è stato registrato alle 8:28 ora locale, con epicentro localizzato a circa 218 chilometri a sud di Puerto Williams, nell'estremo sud del territorio cileno.

Il terremoto è stato avvertito distintamente anche in alcune zone dell’Argentina meridionale. Secondo quanto riferito dalle autorità sismologiche cilene, sono state già rilevate oltre 17 scosse di assestamento nel corso delle ore successive al sisma principale.

Le autorità hanno immediatamente attivato l’allerta tsunami per le aree costiere più prossime all’epicentro, ma al momento la minaccia sembrerebbe rientrata. L’Ufficio Nazionale per le Emergenze del Ministero dell’Interno (ONEMI) ha comunicato che non si segnalano danni gravi a persone o infrastrutture, ma che i controlli sono ancora in corso.

In via precauzionale, alcune scuole e strutture pubbliche nelle regioni meridionali sono state evacuate e i voli nell’aeroporto di Punta Arenas hanno subito temporanei ritardi. Le autorità invitano la popolazione alla prudenza e a seguire le comunicazioni ufficiali, mentre i tecnici continuano a monitorare la situazione geologica nelle zone interessate.

Cronaca

Al Ceas “Ali in viaggio”, laboratorio per bambini  sugli uccelli migratori
Il 10 maggio dalle 9:30 alle 12, in occasione della Giornata mondiale degli uccelli migratori, il CEAS Lago Baratz del Comune di Sassari, che svolge le sue attività didattiche nella Z.S.C. (Zone Speciale di Conservazione) ‘Lago Baratz-Porto Ferro’, propone il laboratorio didattico-creativo ‘Ali in viaggio’ dedicato all’avifauna migratoria. I partec...

Sardegna: lo scandalo dei fondi agricoli non spesi. Ruggiu (Centro Studi Agricoli): “Danni gravi per tutto il comparto. Ora paghi chi ha sbagliato”
«Quanto emerge dalla relazione tecnica allegata alla legge di stabilità regionale 2025 è gravissimo. A causa delle inefficienze dell’organismo pagatore ARGEA, la Sardegna non è riuscita a completare entro il 30 giugno 2024 il pagamento delle domande presentate nel 2023 per il PSR. Un errore tecnico, ma soprattutto politico, che ha impedito l’utiliz...