In una mattina qualunque di Olbia, presso la stazione di servizio Q8, un fatto non più così insolito ha turbato la quiete cittadina: un cane, durante la consueta passeggiata con la sua padrona tra zona Bandinu e il quartiere di Poltu Quadu, è stato brutalmente aggredito da una famiglia di cinghiali. L'animale, gravemente ferito, necessita ora di un intervento chirurgico.
Questa non è la prima volta che i cinghiali seminano il panico ad Olbia.
L'incidente si inserisce in una serie di aggressioni che hanno spinto i residenti alla disperazione. Spaventati e stanchi, hanno avviato una petizione per sollecitare una risposta concreta da parte delle autorità competenti.
L'avvocato Cristian Cicoria, residente del quartiere e promotore dell'iniziativa, chiarisce che l'obiettivo non è l'abbattimento degli animali, ma la prevenzione di futuri attacchi che mettono a rischio la sicurezza pubblica.
"Non vogliamo abbattere i cinghiali, ma evitare che tali episodi si ripetano", afferma con decisione.
La tensione è palpabile tra i cittadini di Olbia, ormai riluttanti a portare fuori i propri cani o a godersi le semplici passeggiate, sia a piedi che in bicicletta. La richiesta è chiara: un intervento immediato che restituisca tranquillità e sicurezza alla comunità. Il tempo delle mezze misure è finito, Olbia chiede risposte.