Alghero, centro di medicina sportiva al collasso: Forza Italia chiede intervento immediato

Il Centro di Medicina Sportiva di Alghero è al centro di una nuova polemica politica. Il gruppo consiliare di Forza Italia, composto da Marco Tedde, Giovanna Caria, Pasqualina Bardino, Antonello Peru e Nina Ansini, ha presentato un'interrogazione urgente al Sindaco, denunciando una situazione che rischia di compromettere l'attività sportiva cittadina.

Secondo quanto dichiarato dai consiglieri azzurri, il centro, che rappresenta l'unico presidio del Nord Sardegna dotato di apparecchiature elettromedicali di secondo livello cardiologico, come ecocardiogramma, Holter e prove da sforzo, ha subito un drastico ridimensionamento a causa dello spostamento del medico cardiologo.

«Non vengono più garantite prestazioni di primo e secondo livello cardiologico se non una volta alla settimana per tre ore – spiegano i consiglieri – e non vengono più effettuate visite per gli agonisti over 25 anni, né per l’attività non agonistica. Inoltre, le società sportive vedono contingentate pesantemente le visite per gli atleti agonisti».

Per il gruppo di Forza Italia, questa situazione rappresenta un grave arretramento rispetto al passato, costringendo le famiglie a rivolgersi a strutture private, con costi elevati e tempi spesso non compatibili con le esigenze degli atleti. «Questa carenza – sottolineano – compromette l’educazione motoria e sportiva della nostra comunità, uno strumento fondamentale per la prevenzione e la promozione della salute psicofisica dei cittadini».

I consiglieri azzurri chiedono un intervento immediato del Sindaco sul Commissario dell’ASL affinché venga destinato uno specialista cardiologo per 38 ore settimanali, ripristinando un servizio che in passato aveva funzionato in modo eccellente.

«Nonostante le attuali fibrillazioni del sistema sanitario sardo, è fondamentale dare una risposta concreta ai bisogni della cittadinanza e delle comunità del territorio», concludono Tedde, Caria, Bardino, Peru e Ansini, esprimendo preoccupazione per il futuro dell’attività sportiva cittadina e per la salute dei giovani atleti.

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