Ferragosto. Un giorno che avrebbe dovuto essere di riposo e festa si è trasformato in un fronte di battaglia contro le fiamme che hanno incendiato la nostra terra. Ben 19 fuochi sono stati segnalati in regione e dal Corpo forestale, con un'opera degna di Ercole, ha messo in campo ogni risorsa possibile: uomini a terra e mezzi aerei.
A Siamaggiore, presso la Tanca Floris Pinna, il fuoco ha divorato 30 ettari tra campi coltivati e lasciati a riposo. Oristano si è mobilitato: la Stazione Forestale, elicotteri da Fenosu, il Gruppo Analisi e Utilizzo del Fuoco, i Vigili del Fuoco e i volontari di Agenzia Forestas. Un'opera corale che ha spento il fuoco alle 17.00.
A Sindia, vicino al Nuraghe Monte Codes, l'incendio ha minacciato un ettaro di frutteto. Macomer e Nuoro si sono unite: il Corpo Forestale di entrambe le città, elicotteri da Bosa, i Vigili del Fuoco e i volontari locali hanno risolto la situazione in soli trenta minuti, concludendo alle 15.00.
Uta ha visto le fiamme in località Is Froris. Con la Stazione Forestale in prima linea e il supporto aereo da Pula, il fuoco è stato domato alle 16.30. Un plauso anche ai volontari di Assemini e Decimoputzu che sono accorsi sul luogo.
Anche Villasor non è stata risparmiata.
La località S’orixina ha visto il suo incolto bruciare per 3 ettari. Qui, la Stazione Forestale di Uta e gli elicotteri di Pula hanno fatto la differenza. Con l'aiuto dei volontari di Decimoputzu, l'emergenza si è esaurita alle 18.10.
Infine, un'ulteriore chiamata alle 18.38. Un elicottero da Bosa si è levato in volo, diretto verso S’eligheddu, al confine tra Portotorres e Sassari. Il fuoco, inarrestabile, chiede ancora intervento.
L'ardore delle fiamme, la resistenza dei nostri uomini e donne sul campo. Una giornata di Ferragosto che, grazie al loro impegno, non si è trasformata in una tragedia ma è nelle difficoltà che si vede la stoffa di un popolo. E noi, anche a Ferragosto, abbiamo mostrato la nostra.