La Sardegna torna a combattere contro il suo nemico più temuto: il fuoco. Un bollettino che ormai scandisce le giornate estive, una mappa che si colora di rosso tra le sugherete e la macchia mediterranea.
Oggi, il Corpo forestale regionale ha registrato 17 incendi in tutta l’Isola. In tre casi si è reso necessario l’impiego dei mezzi aerei, strumento decisivo per contenere focolai in zone impervie e difficili da raggiungere.
A Goni, in località Pramuttedu, il fuoco ha divorato circa 7.000 metri quadri di sughereta. Le operazioni, coordinate dal D.O.S. della Stazione forestale di San Nicolò Gerrei, hanno visto impegnato anche un elicottero proveniente dalla base di Villasalto, oltre alle squadre dell’Agenzia Forestas di Villasalto ed Escalaplano e i volontari di Sant'Andrea Frius. Alle 13.53, dopo ore di lavoro incessante, l’incendio è stato dichiarato spento.
A Talana, in località Riu su campu 'e sa gente, un altro incendio ha percorso 7.000 metri quadri di macchia mediterranea. Sul posto, uomini e mezzi della Stazione forestale di Tortolì, il GAUF di Lanusei, il personale a bordo dell’elicottero di San Cosimo e le squadre Forestas di Baunei e Talana. Qui le operazioni si sono concluse nel tardo pomeriggio, alle 17.32.
Più complessa la situazione a Mores, in località Benadilesi, dove il fuoco resta attivo. Le fiamme sono combattute da terra dal personale della Stazione forestale di Ozieri, supportato dall’elicottero decollato da Anela e dal Superpuma partito dalla base di Alà dei Sardi. Il fronte è ancora aperto e le squadre continuano a lavorare per evitare che il rogo si estenda ulteriormente.
Intanto, sono proseguite fino al primo pomeriggio anche le operazioni di bonifica nell’area devastata ieri tra Sassari e Alghero. Qui i Canadair e gli elicotteri hanno sorvolato i cieli ancora stamattina, mentre a terra si consolidavano le linee di contenimento con attrezzi manuali e mezzi meccanici.
È la fotografia amara di un’estate sarda che si ripete, dove il vento, la vegetazione secca e la mano dell’uomo — a volte dolosa, a volte semplicemente distratta — trasformano paesaggi e ricordi in cenere. In attesa del prossimo bollettino.