Alghero, TARI 2025: le opposizioni all'attacco — «Una stangata inutile, solo per fare cassa»

Alghero, 1 luglio 2025 — Un’aula soffocante, quella di Villa Maria Pia, senza condizionatori, dove i consiglieri si sono visti costretti a uscire e rientrare di continuo per respirare. E in questo scenario si è consumato ieri l’ennesimo atto di una politica che, secondo le opposizioni, sembra aver perso la rotta: l’aumento delle tariffe TARI per il 2025, fino al 4%, a fronte di un servizio che — stando alle critiche — resta fermo al palo.

Forza Italia non usa giri di parole: «Bene avrebbe fatto l’amministrazione Cacciotto ad ammortizzare l’aumento delle tariffe, destinando una quota dei 12 milioni di euro dell’avanzo di amministrazione a copertura dell’aumento deliberato per il 2025 e di quello, molto maggiore, che si prevede per il 2026», tuona il gruppo. E ancora: «Si chiede ai cittadini di pagare di più per un servizio che rimarrà carente come oggi, che "forse" migliorerà a fine anno se si conclude il nuovo contratto d'appalto. Un ragionamento folle che conferma la scarsa attenzione dell'amministrazione verso famiglie e imprese».

La motivazione fornita dal sindaco Cacciotto, assente l’assessore Daga, ha suscitato sconcerto: il nuovo contratto d’appalto dovrebbe vedere la luce solo nell’ultimo trimestre dell’anno, ma intanto i cittadini saranno chiamati a mettere mano al portafogli. Forza Italia chiude netto: «Abbiamo votato convintamente no. Questi balzelli servono solo a fare cassa, non a migliorare il servizio».

Sulla stessa lunghezza d’onda Fratelli d’Italia, che attacca senza sconti: «La sinistra ha scelto di aumentare le tariffe TARI a carico di famiglie e imprese. Una decisione non obbligatoria che avrebbe potuto essere evitata utilizzando i proventi della lotta all’evasione e parte dell’imponente avanzo di bilancio, pari a circa 12 milioni di euro».

Il dato più allarmante, secondo FdI, riguarda il costo unitario del servizio rifiuti: «Salito da 0,53 a 1,17 euro/kg in un solo anno: un incremento di oltre il 100%, che colloca Alghero tra i Comuni meno efficienti della Sardegna, ben oltre i parametri ARERA».

E mentre la raccolta differenziata resta ferma al 71%, lontana dalla tariffa puntuale, si continua a chiedere di più per lo stesso servizio. «Il fatto che questo accada nonostante un avanzo di amministrazione così elevato — prosegue Fratelli d’Italia — è la prova evidente di una macchina comunale che preleva più di quanto riesca a spendere».

Sferzante la conclusione di Pino Cardi e Alessandro Cocco: «Emblematica l’assenza dell’assessore al bilancio durante la presentazione della delibera: un evidente tentativo di sottrarsi al giudizio politico su una scelta che colpisce in modo diretto famiglie e attività economiche».

Fratelli d’Italia promette battaglia: «Continueremo a batterci per una fiscalità locale leggera, restituendo alle famiglie e alle imprese algheresi la libertà di risparmiare, investire, crescere».

Un copione già visto ma questa volta recitato sotto il sole cocente di un’estate che rischia di diventare, per i cittadini, ancora più salata.

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