Cagliari ancora vulnerabile fra le mura amiche. Il Bologna passa alla “Unipol Domus” grazie ad una condotta di gara accorta. Mister Italiano mette in campo una formazione determinata, con pochi fronzoli, che mira al sodo. ?Stati d’animo differenti dopo la sosta per gli impegni della Nazionale. Il Bologna è arrivato carico al confronto di Cagliari dopo il poker di reti rifilato al Pisa e dunque in uno “status” che rifletteva il morale al massimo dei decibel. Più difficile la situazione di un Cagliari che aveva sofferto e non poco a Udine. Ne è venuta fuori una gara nella quale l’importante era non perdere e nel contempo riuscire a raggranellare qualcosa di importante. La formazione felsinea esprime un gioco d’assieme che riesce ad esaltare le due fasi, considerato che i due centrocampisti davanti alla difesa (Freuler e Ferguson) hanno polmoni per tamponare e far ripartire immediatamente il contrattacco.
Il Bologna gioca corto, tenendo l’equidistanza tra i reparti. Sul versante opposto i padroni di casa provano a schermare il centrocampo per mettere in difficoltà i mediani felsinei, riuscendovi solo in parte, nonostante Pisacane parta con una zona nevralgica folta, a 5, com Felici che prova ogni la sortita, ma in generale il Cagliari non riesce ad imbastire azioni importanti. Quello che manca al momento è il gol, nonostante il parco di attaccanti in rosa. Il tecnico rossoblù dovrà immediatamente mettersi al lavoro per ovviare a questa mancanza, che potrebbe diventare ossessiva con il trascorrere del tempo. Adesso Caprile e compagni sono attesi dal confronto di Verona contro una diretta concorrente e determinati errori vanno attentamente valutati. Mister Vincenzo Italiano si porta a casa i tre punti che rimpolpano la classifica: “Siamo riusciti a vincere la prima partita lontano dal nostro campo e per questo sono soddisfatto. A Cagliari è sempre difficile giocare e perdo sempre tre anni di vita quando devo preparare un simile confronto. Dobbiamo anche pensare che c’è l’impegno dell’Europa League e per questa ragione è necessario lavorare con acume. Orsolini? Lui sa perfettamente che per noi è un giocatore importante ed anche in questa occasione lo è stato con la rete della sicurezza. Dopo esserci allenata con la squadra più che dimezzata a causa delle convocazioni nelle varie Nazionali essere riusciti a vincere a Cagliari è un passo molto importante. Però non dobbiamo credere che sia un punto d’arrivo, ma dobbiamo rimboccarci le mani per proseguire il nostro cammino. Abbiamo commesso qualche sbavatura, ma nel complesso siamo stati attenti e siam riusciti a contenere il Cagliari. La squadra si sta amalgamando bene”.
Pisacane da parte sua non nasconde la delusione e cerca di trovare qualche spunto positivo: “Soprattutto nel primo tempo ci siamo affacciati vicino alla porta avversaria. Comunque è difficile riuscire a fare una partita diversa da come l’abbiamo fatta noi contro un Bologna costruito per centrare l’Europa. Non mi è piaciuto quando sul due a zero per loro ci siamo disuniti, invece avremmo potuto organizzarci meglio per rientrare in partita. Concentriamoci adesso sul lavoro e sul miglioramento individuale e di squadra, con sempre in testa l’obiettivo finale. Per quanto riguarda le condizioni di Mina lo abbiamo sostituito quando ha sentito un fastidio e non si doveva rischiare di peggiorare la situazione. Invece per quanto riguarda i cambi sono stati fatti a ragion veduta. Fossimo stati sullo zero a zero non li avrei fatti”.