Merlier trionfa, Milan in verde: nel dramma di Dunkerque Philipsen dice addio al Tour

Il belga della Soudal Quick-Step vince la volata di Dunkerque precedendo l'azzurro di pochissimi centimetri. Il campione della maglia verde si ritira dopo una caduta al traguardo volante. Milan conquista comunque la maglia verde. La pioggia battente di Valenciennes sembra presagire quello che sarà il destino di questa terza frazione del Tour de France 2025. Sotto il diluvio mattutino, i corridori firmano il foglio di partenza con la consapevolezza che i 178 chilometri verso Dunkerque potrebbero riservare sorprese ben più amare di quelle che il meteo promette. E così sarà. Il sole timido che si affaccia dopo la partenza ufficiale data da Christian Prudhomme alle 13:33 inganna tutti. Il gruppo procede con l'andatura di una scampagnata domenicale, tanto che la velocità media tocca appena i 35,5 km/h. Jonas Rickaert dell'Alpecin-Deceuninck prova una "visita parenti" seguito da Matej Mohoric, ma è solo un tentativo scherzoso. L'atmosfera rilassata tradisce l'importanza strategica di questa tappa. Con un traguardo volante che mette in palio punti preziosi per la maglia verde, le squadre dei velocisti sanno che ogni dettaglio conterà. La Alpecin-Deceuninck, forte della maglia gialla di van der Poel e del favorito Philipsen, è costretta a dettare il ritmo. Il vento soffia da Nord, laterale alla direzione di marcia, ma non abbastanza forte da creare ventagli. L'unica preoccupazione rimane la pioggia, che rende l'asfalto scivoloso. Quando mancano 60 chilometri all'arrivo, il gruppo si compatta per il traguardo volante di Isbergues. È qui che il Tour de France 2025 vive il suo primo vero dramma. Jonathan Milan della Lidl-Trek attraversa per primo la linea conquistando 20 punti preziosi, ma alle sue spalle si consuma una tragedia sportiva. Jasper Philipsen, il re delle volate e detentore della maglia verde, finisce rovinosamente a terra dopo un contatto con Bryan Coquard, a sua volta coinvolto in una carambola innescata da Laurenz Rex. L'immagine del belga a terra, con la maglia verde strappata sulla schiena, racconta già tutto. Silvan Dillier e Gianni Vermeersch lo aspettano, ma quando l'ammiraglia fa ripartire gli altri compagni senza di lui, il verdetto è già scritto. Alle 16:27 arriva l'ufficialità: Jasper Philipsen si ritira dal Tour de France 2025. La tragedia rivoluziona le gerarchie della maglia verde. Milan, con i 20 punti del traguardo volante, scavalca tutti e si prende la leadership virtuale. È un epilogo amaro per un contatto che la stessa squadra dell'Alpecin-Deceuninck deciderà di considerare accidentale. Il gruppo, scosso dall'episodio, affronta l'unico GPM di giornata con Tim Wellens che si invola per conquistare il punto in palio. Una fuga di cortesia (per pogacar che non dovrà arrivare tardi in Hotel) che si spegne rapidamente, mentre dietro Kaden Groves sembra perdere lucidità e motivazione. Forse il ritiro del compagno di squadra ha tolto alla formazione olandese la voglia di provarci. Gli ultimi chilometri sono una battaglia feroce per la posizione. La Lidl-Trek di Milan, la Soudal Quick-Step di Merlier e l'Alpecin-Deceuninck di Groves si contendono le prime posizioni, mentre a 3,7 km dall'arrivo una nuova caduta spezza il gruppo. Remco Evenepoel è tra i coinvolti, ma questa volta non sono i big delle volate a pagare il prezzo. L'ultimo chilometro è un crescendo di tensione. I trenini dei velocisti si formano e si disfano, ma è la Lidl-Trek che arriva all'ultimo momento con Milan perfettamente posizionato. Dopo l'ultima curva, e l’ultima rovinosa caduta di alcuni corridori tra cui Davide Ballerini, nel rettilineo finale, parte lo sprint. Milan va di grande potenza, sembra avere la vittoria in pugno, ma Tim Merlier lo affianca con un colpo di reni devastante. Il fotofinish è impietoso: Merlier vince per pochissimi centimetri, precedendo Milan che deve accontentarsi di un secondo posto che vale comunque 30 punti e la maglia verde. Phil Bauhaus completa il podio, mentre Groves chiude settimo. Nel finale, un possibile leggerissimo contatto tra Merlier e Milan. Una gomitata leggera, forse, ma che potrebbe aver determinato l'esito della volata. Milan si consola però con la maglia verde. Con il ritiro di Philipsen, infatti, Milan eredita il primato e diventa il nuovo punto di riferimento per le volate. L'azzurro della Lidl-Trek, dopo i 51 punti conquistati in questa tappa, si porta in testa alla classifica scalzando Biniam Girmay dell'Intermarché-Wanty. In classifica generale, Mathieu van der Poel mantiene la maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Tadej Pogacar e 6 su Jonas Vingegaard. Il Tour de France 2025 perde uno dei suoi protagonisti più attesi, ma trova in Milan un nuovo alfiere italiano capace di lottare per difendere la maglia verde. Ma questa terza tappa lascia anche l'amaro in bocca per episodi che vanno ben oltre la competizione sportiva. Il comportamento increscioso di alcuni tifosi continua a macchiare l'immagine del Tour de France. Dopo l'episodio vergognoso della seconda tappa, quando Milan era stato colpito in faccia dallo smartphone di un tifoso che tentava di scattare una foto, alcuni spettatori, nella medesima frazione, sono stati ripresi in mondovisione arrampicati sulle tombe del cimitero di Saint Etienne au Mont per vedere meglio il passaggio dei corridori, profanando un luogo sacro per una foto o una visuale migliore. Episodi che ricordano quanto sia urgente continuare a sensibilizzare il pubblico: il rispetto per i corridori e per i luoghi attraversati dal Tour deve venire prima di tutto. Il ciclismo ha bisogno della passione dei tifosi, ma non può accettare che questa passione si trasformi in mancanza di rispetto. Il rapporto speciale tra corridori e pubblico, che dovrebbe rimanere fatto di rispetto reciproco e ammirazione, non di smartphone in faccia o piedi sulle tombe, rischia di incrinarsi. Il Tour de France 2025 prosegue, ma la lezione di questa terza tappa è chiara: il ciclismo è fatto di millimetri che decidono le vittorie, di cadute che spezzano i sogni e di comportamenti che possono onorare o disonorare questo sport meraviglioso. Milan ha la maglia verde, Merlier ha la vittoria. E il Tour continua, con la speranza che il pubblico sappia essere degno dello spettacolo che questi campioni offrono ogni giorno.

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