In quel di Parma, il Cagliari di Nicola mette a segno un colpo d’autore, un 3-2 che ha il sapore di una liberazione, dopo due pareggi e un solo gol realizzato. La partita, intensa e vibrante, ha messo in scena un gioco di equilibri instabili, in cui i sardi hanno saputo emergere con forza e coraggio, nonostante i pali e le decisioni del VAR sembrassero voler spezzare il loro slancio.
Già dai primi minuti, la formazione di Nicola mostra i denti. Al 7’, Mina si avventa su una respinta del palo dopo il tiro di Luperto, mettendo in rete. Ma la gioia dura poco: il VAR interviene e annulla per un fuorigioco millimetrico, come a voler ricordare ai rossoblù che nulla sarebbe stato facile.
Il Parma, con la sua maglia dedicata all’Aida di Giuseppe Verdi, prova a reagire, ma appare timido, quasi spaesato.
Il Cagliari insiste e finalmente al 34’ trova il vantaggio. Luvumbo, con la precisione di un violinista, pesca Zortea in area: colpo di testa impeccabile, Valeri e Balogh immobili come statue di sale. Un gesto tecnico da manuale che mette i sardi avanti. Eppure, la squadra di Nicola non si accontenta: al 36’, Viola impegna severamente Suzuki, e Piccoli, nel ribattere, centra il palo, ulteriore segno che il destino ama complicare le trame del gioco.
La ripresa è un altro concerto di emozioni. Pecchia inserisce nuove pedine, e il Parma si desta dal suo torpore. Bonny tenta una rovesciata da applausi al 47’, e Man finalmente trova il gol al 62’, grazie all’iniziativa di Coulibaly, che sulla fascia fa impazzire la difesa cagliaritana. Ma è solo l’inizio della vera battaglia: il Cagliari risponde subito, ancora una volta con Piccoli, ma il VAR annulla ancora.
Sembra un gioco di specchi, dove ogni riflesso svela un nuovo ostacolo.
Ed ecco che al 75’, Nicola decide che è tempo di cambiare la storia: dentro Marin, e la mossa si rivela vincente. Tre minuti più tardi, il romeno riceve un assist perfetto da Adopo, calcia di destro, la palla colpisce il palo e finisce in rete. È un colpo d’artista, un gesto che sa di poesia.
Ma il Parma non vuole cedere e si guadagna un rigore all’85’, con Hernani che dal dischetto non sbaglia. 2-2, e il match sembra destinato a un finale scritto da altri. Ma ecco il Cagliari, che decide di prendersi la scena una volta per tutte. Gaetano pesca Piccoli con un lancio da manuale, e l’attaccante, con freddezza glaciale, insacca sul secondo palo.
È il gol del definitivo 3-2, un colpo che chiude il sipario e manda in visibilio i tifosi rossoblù. Una vittoria sudata, voluta, che proietta il Cagliari a 5 punti in classifica, appaiando proprio quel Parma che, nonostante i suoi abiti da grande opera, ha dovuto chinare il capo di fronte a una squadra che ha saputo scrivere la sua sinfonia.