Il Centro epilessia di Aou è centro medico di III livello

Il Centro per la diagnosi e la cura dell’epilessia dell’età evolutiva dell’Aou di Sassari ha ottenuto, per il secondo triennio consecutivo, il titolo di Centro Medico di III livello LICE (Lega Italiana contro l’Epilessia), un risultato che premia la qualità clinica, il lavoro svolto in quasi trent'anni e la rete di collaborazione nazionale e internazionale creata. Un riconoscimento che non è un semplice attestato formale, ma la conferma concreta di un percorso fondato su rigore metodologico, tecnologia avanzata e un approccio che coinvolge famiglie, scuole e comunità. La Lega Italiana contro l’Epilessia assegna il livello III alle strutture che gestiscono un definito numero di casi, adottano linee guida internazionali e collaborano stabilmente con altri Centri di eccellenza per condividere diagnosi complesse e sperimentazioni farmacologiche. In Italia sono solo dodici i Centri III livello per l’età evolutiva, due dei quali in Sardegna, e tra questi quello di Sassari viene considerato centro di eccellenza e di riferimento nazionale per le malattie epilettiche a eziologia genetica e per la candidatura dei pazienti alla terapia chirurgica dell'epilessia. «L’epilessia è riconosciuta come malattia sociale, soprattutto per le implicazioni correlate a un pregiudizio culturale ancora molto radicato – afferma la dottoressa Susanna Casellato, responsabile del Centro per la diagnosi e cura dell'epilessia –. Lavoriamo ogni giorno non solo sul versante clinico, con un'attività incessante che ha come obiettivo quello di migliorare la qualità di vita dei soggetti che ne sono affetti e di favorire il loro inserimento nei vari ambiti della vita di relazione, dalla scuola allo sport, sino al conseguimento della patente di guida». Il Centro, che si trova al secondo piano della seconda stecca bianca e fa parte della Neuropsichiatria infantile, vanta un’ampia casistica: oltre 2.400 pazienti seguiti in ambito ambulatoriale. Inoltre, grazie alla costruzione di una fitta rete di collaborazioni con strutture specializzate in diagnostica per immagini e neurochirurgia, è anche uno tra i Centri che garantiscono il precoce riconoscimento dei pazienti candidabili alla chirurgia dell’epilessia causata da lesioni strutturali della corteccia cerebrale, spesso di tipo malformativo, per le quali è fondamentale una diagnosi eziologica nei tempi più brevi, per proteggere e potenziare il neurosviluppo dei giovani pazienti e migliorare la loro qualità della vita nel presente e per il futuro. La possibilità di sottoporre i giovani pazienti a intervento chirurgico permette, ad alcuni di loro, di sospendere la terapia farmacologica, riducendo gli effetti collaterali e tutelando lo sviluppo cognitivo e motorio. «Questa rete costruita nel tempo con i Centri di eccellenza nella diagnostica per imaging e nella terapia chirurgica dell’epilessia – aggiunge la dottoressa Casellato – ha permesso al Centro di Sassari di essere tra quelli con il numero maggiore di pazienti operati, non solo in Italia ma anche a livello europeo». A commentare il rinnovo del riconoscimento è anche il professor Stefano Sotgiu, direttore della Neuropsichiatria infantile, che rimarca il fatto che «questo risultato è il frutto di un impegno costante e di una crescita continua, resa possibile dall’affiatamento dell’équipe e dalla dedizione nel trasferire competenze anche ai giovani specializzandi. Ogni traguardo nasce da anni di lavoro sul campo, dallo studio e dalla verifica dei protocolli, per garantire sempre la migliore assistenza». Il riconoscimento della LICE - che avrà validità fino al novembre 2027 - dà all’Aou di Sassari il ruolo di punto di riferimento nazionale per le epilessie idiopatiche e genetiche, e come Centro capace di intercettare precocemente i candidati alla chirurgia. «Per le famiglie sarde e non solo, sapere di poter contare su un’eccellenza così strutturata significa guardare al futuro dei propri figli con più serenità», conclude Sotgiu. Il Centro offre quindi un percorso completo: dalla prima visita, prenotabile tramite una linea diretta riservata ai medici epilettologi, fino a un follow-up strutturato e cadenzato, mirato a minimizzare accessi in urgenza e ricoveri. Sul fronte della formazione, le attività di ricerca e didattica coinvolgono gli specializzandi in Neuropsichiatria Infantile, con l’obiettivo di trasmettere non solo nozioni tecniche, ma anche l’approccio multidisciplinare che caratterizza l’assistenza di una malattia così complessa. «Questo rinnovo - chiude la dottoressa Susanna Casellato - sarà l'ultimo sotto la mia responsabilità. Il testimone passerà in altre mani. Ecco, allora, che la continuità degli insegnamenti appresi sarà fondamentale per migliorare ancora e per garantire sempre l'eccellenza della qualità delle prestazioni ai pazienti».

Cronaca

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