19ª Tappa Tour de France: Tadej Pogacar attacca a -8,7 km: si incorona re della tappa e del tour!

  144.6 km • 4406m di dislivello • 2805m altitudine massima • 13.0% pendenza massima • 3 salite • 1 Traguardo Volante • Abbuoni 10,6,4. Frazione tra le più dure di questo tour, con i corridori che hanno già accumulato stanchezza nelle gambe. Cosa accadrà in classifica generale? Ritirati Stefan Küng e Jake Stewart. Alle 12:30 i corridori partono dal km 0, immediatamente il gruppo ha un’accelerata repentina, e Victor Campenaerts, vincitore di ieri, prova immediatamente un attacco, accelera anche madouas, mentre la giuria comunica che oggi e domani il tempo massimo sarà allungato vista la difficoltà estrema di queste due frazioni. Si muove anche Laporte, alla fine sono in 5 i corridori che riescono a prendere un piccolo margine, ma ci sono altri scatti e questa azione potrebbe non andare in porto. A -141,3 km ci provano in 20 ad evadere dal gruppo, tra questi Jorgenson, e dopo poco riescono a ricongiungersi con gli attaccanti, a -139,6 hanno però appena 9”. A -138 km gli uomini della UE si mettono a tirare il gruppo in testa, mentre gli attaccanti prendono 20” di margine. A - 133 km gli attaccanti hanno già 35” di vantaggio mentre il traguardo volante si avvicina, vantaggio che cresce fino a 1:00, a -123,4 km il traguardo volante, dove transita per primo Coquard davanti a Turgis, e poco dopo il gruppo recupera, diminuendo il gap, fino a quando, dopo essere arrivati ai piedi della salita a -122,7 km, la fuga comincia a perdere pezzi come anche il gruppo, per via delle pendenze e della fatica. Parte dal gruppo Carapaz con Bernal e Bardet all’inseguimento dei fuggitivi a -121,1 km, che continuano a perdere corridori, si staccano dalla fuga in diversi, anche Laporte. Si muove dal gruppo anche Simon Yates, che grazie all’aiuto di Juul-Jensen raggiunge gli inseguitori a -115,1 km, 14” di ritardo per loro, col gruppo maglia gialla a soli 40” dalla testa della corsa, nella quale sono rimasti in 10, ma Bernal si rialza, e Yates insieme a Carapaz riescono a raggiungere i battistrada rimasti in 9. A -108 km il ritardo del gruppo è di 2:02, mentre i velocisti sono attardati nel gruppo maglia verde a 6:07. Ed arriva la notizia del ritiro di Nils Eekhoff. 

  A -102 km il primo gpm di giornata, sul quale transita per primo Carapaz che si era avvantaggiato sulla fuga, il gruppo poi scollina con 3:31 di ritardo. A -95,6 troviamo Démare che si è staccato anche dal gruppetto dei velocisti, in grosse difficoltà. A -87,4 km il gruppo ha ormai un ritardo di 4 minuti, a - 76,8 km cominciata la seconda salita di giornata, nella fuga anche tre uomini della Visma, in ottica tattica per la classifica generale, mentre il gruppo ha un ritardo di 4:22 e continua a perdere pezzi. Anche la fuga perde elementi, ora in 6 al comando a -74,2 km. a -68,9 km si staccano dal gruppo Tratnik, Cras, Geraint Thomas, Benoot e Gall. Di fatto in gruppo ora Vingegaard è da solo, sono rimasti solo i due compagni in fuga. Il forcing della UAE con Politt in testa, miete altre vittime Gaudu perde contatto mentre Onley viene riassorbito a -67,2 km per poi staccarsi. Al GPM a -57,2 km transita per primo Carapaz che conquista la maglia a pois e poi i fuggitivi si lanciano in picchiata nella discesa. Il gruppo scollina con 3:44 di ritardo a -53,5 km, discesa lunghissima che termina a - 16,5 km. a -26,3 km si era nel frattempo fermato per problema meccanico Egan Bernal che è rientrato a -23,4 km col gruppo a 4:16 minuti rispetto ai battistrada che a -16,5 km mantengono un vantaggio di 4:02, col gruppo che tirato ancora dalla UAE si è messo di impegno a inseguire, adesso con i fuggitivi che cominciano la salita. Rimangono 5 al comando, si stacca Rodriguez a - 15,5 km. Tra i battistrada in difficoltà Carapaz e S. Yates, che però non si staccano per colpa del ritmo di Keldermann. Si stacca dai battistrada Hindley, rimangono 4 al comando a -13,6 km. appena 100 metri dopo, attacca Jorgenson tra i battistrada, staccando tutti e allungandosi rispetto alla fuga. Gli altri fuggitivi sono ora inseguitori che non rispondono all’attacco ma salgono regolari a 11”. Si staccano dal gruppo a -11,5 km Ciccone e Rodriguez che sono in classifica, reggono meglio Gee e Buitrago, gruppo Carapaz a 22” rispetto al battistrada, col gruppo a 3:14 quando mancano 10,7 km. a -9,7 Carapaz semina Yates e parte all’inseguimento per cercare di riprendere Jorgenson che è solo al comando. A 8,7 km parte Pogacar ed Evenepoel lo segue con Vingegaard a ruota, ma questi due non riescono a seguirlo. Pogacar comincia a riprendere e superare tutti quelli che si erano staccati dalla fuga. A -7,6 Jorgenson è in vantaggio di 38” su Carapaz ora con S. Yates e di 2:07 su Pogacar che guadagna secondi, con Vingegaard ed Evenepoel a cui si riaccodano Hindley ed Almeida a 2:34. A -6,8 km Pogacar già a 1:47 di ritardo. Prova Yates a allungarsi ora a -6,2 km. a -5 dal traguardo Pogacar si avvicina ancora, a 1:00 il suo ritardo. Evenepoel dopo aver sfruttato il lavoro di Landa, a -4,4 km parte all’attacco ma Vingegaard lo segue a ruota. A -3,9 km Yates a 25” dal battistrada e Pogacar che si avvicina ancora, a 46”. Carapaz quasi ripreso dalla maglia gialla, a 3.5 km. Pogacar riprende Yates a -2,9 km, Nel mirino della maglia gialla anche il battistrada a 16”. Pogacar fenomeno, a -1,9 km raggiunge Jorgenson e lo supera sui pedali, proseguendo verso la vittoria di tappa, che agguanta alle 16:34! 4ª vittoria di tappa e maglia gialla blindata per il fenomeno sloveno Tadej Pogacar della UAE Emirates! Altri 1:58 di ritardo per i rivali di classifica.

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