13 “auto-fotografie” descrittive di illustri firme della Sardegna
ottocentesca, accompagnate da immagini e disegni d’epoca: è questo il
prossimo viaggio settimanale che dedico alle lettrici ed ai lettori della
Gazzetta Sarda; un connubio artistico che si affaccia sulle parole di
alcuni dei maggiori personaggi della cultura isolana ottocentesca,
corredate da istantanee, disegni, dipinti di una romantica e
sempreverde Sardegna.
Nel nostro settimo viaggio artistico nell’800 sardo, incontriamo le
parole del compositore sassarese Luigi Canepa, accompagnate da
un’immagine del Teatro Politeama Verdi di Sassari, così come si
presentava al pubblico prima dell’incendio del 1923: il teatro venne
inaugurato l’8 dicembre 1884, proprio con l’esecuzione del “Riccardo
III”, opera magnifica di Luigi Canepa.
“Sono democraticissimo, e come tale mi sono occupato dei pezzenti.
Conoscendo le perfidie dell’Arte, mi sono per cautela munito di un
torchio da paste. Non mi piace la musica di chiesa. Adoro l’arte severa
e non ho ambizioni. Scriverò un giorno, un andante dei fidelini, e un
Lamento funebre degli spaghetti”.
La prossima settimana leggeremo dell’illustre Sebastiano Madau.