Cagliari. Il Carrozzone Forestas. Se gli amici degli amici hanno qualcuno da sistemare, questo ente è il luogo ideale. Basta trovare il "canale" giusto. Oggi Forestas ha 5 mila dipendenti. Una enormità. Ci sono unità talmente in soprannumero che non esistono uffici per contenerle. C'è gente che non ha neanche la scrivania. Altri che stanno in una stanza ma non sono operativi perché non hanno incarico. Un apparato elefantiaco con molte inutilità. La meritocrazia è una bestemmia. Il Consiglio Regionale ha in programma la riforma di questo poltronificio, che pure ha un ruolo fondamentale nello "sviluppo del territorio e dell'ambiente". E che coopera tra l'altro con il Corpo Forestale nella lotta contro gli incendi. Tuttavia appare un ecomostro burocratico. Come l'Osservatorio ha rivelato in alcuni degli ultimi numeri. La verità è che tutto l'apparato regionale è preda di logiche clientelari. Assunzioni senza fine, sovente legate solo alle logiche dell'amichettismo, a svantaggio della efficienza degli apparati. Come del resto sembrano dimostrare le inchieste della Procura cagliaritana sui concorsi e sulla corruzione. Il trionfo di questa filosofia è avvenuto con il quinquennio sardista-salviniano, puntualmente raccontato nei miei post. Tant'è che a giudizio oggi ci sono i maggiori esponenti politici di quel famigerato quinquennio. A cominciare dall'ex Governatore Christian Solinas, con i principali attori politici e dirigenziali. È un problema, ovviamente, che nasce da lontano. Da molto lontano. Ma che negli ultimi anni ha conosciuto una deriva insopportabile. A spese naturalmente dei contribuenti. Mentre i figli dei senza amici nel potere, cioè gli strati umili della società, vengono esclusi. Ed a loro, e non solo a loro, non resta altra via che quella della emigrazione. Questo cancro clientelare è alla base della degenerazione del sistema che regola la qualità e l'efficienza della RAS e dei suoi apparati, Enti compresi. Ci vorrebbe una Commissione di Inchiesta per accertare la gravità del fenomeno. Che ha implicazioni sociali devastanti, con accenti di ingiustizia sociale che deprimono le nuove generazioni. Che proprio per questo preferiscono la fuga dalla Sardegna. Svuotando di risorse paesi e comunità. È uno scandalo a cui non si può più sfuggire. Una Società condannata alla sua inevitabile decadenza e al suo continuo scadimento. Mario Guerrini.