Oggi, evidentemente, è la giornata dell'informazione. La notizia è troppo ghiotta. E l'ho appresa da un post di Andrea Scanzi. Il Comitato di Redazione del Sole 24 Ore ha pubblicato un comunicato che mi rincuora molto. Perché mi dice che ci sono ancora bravi colleghe e colleghi che hanno spina dorsale. È un documento di scuse nei confronti dei lettori e una accusa feroce nei confronti della Direzione. Il motivo è il rincrescimento per una intervista alla premier Meloni, definita un "prodotto indecoroso ... e un risultato indecente". Tra l'altro l'intervista è stata fatta da una collaboratrice esterna, con chiara "mortificazione delle professionalità interne". E pensare che il Sole è il giornale (eccellente) della Confindustria, cioè dei padroni. In Sardegna, per la verità, accade anche di peggio. Gli editoriali, sia all'Unione Sarda che alla Nuova Sardegna sono firmati raramente, anzi quasi mai, dai direttori. Alla Nuova sono giornalisti non sardi e quindi estranei alla realtà isolana. All'Unione la linea politica, per scelta e rapporti editoriali, è affidata addirittura al direttore del Foglio, Claudio Cerasa. E la cosa sembra una normalità. Del resto il Cdr del quotidiano cagliaritano è scaduto da illo tempo. E peraltro non si è certo distinto per piglio combattivo nei confronti del padrone. Anzi. Il comunicato del Cdr del Sole 24 Ore è un pezzo di grande valore nel giornalismo di oggi. In cui gli editori-padroni hanno annichilito le redazioni. Coraggio, ragazzi. È ora di svegliarsi. Mario Guerrini.
Il comunicato del Cdr del Sole 24 Ore.