IL MIO OSSERVATORIO (6576). Cagliari. L'oncologo romano, Armando Bartolazzi. Assessore alla Sanità della Regione Sardegna. Si difende stamane dalle colonne (di piombo!) del quotidiano cagliaritano L'Unione Sarda. Bartolazzi è praticamente sotto attacco da quando la Presidente 5Stelle Alessandra Todde lo ha nominato assessore. Cioè quasi un anno e mezzo fa. Le critiche più pesanti le ha tutti i santi giorni proprio dal quotidiano cagliaritano. Che, tra l'altro, scatena con frequenza ossessiva, la esperienza del dottor Franco Meloni, da 30 anni uomo di apparato del cdx e in particolare dei Riformatori. Meloni ha avuto incarichi di rilievo nella Sanità Sarda. È assolutamente uomo di parte. L'Unione lo usa come editorialista contro la politica della Giunta Todde nel sistema sanitario. Bartolazzi, nel suo intervento di stamane, dice che c'è bisogno di fiducia. Perché lo sfascio del sistema sanitario è tale, traduco io, che ci vorrebbe la bacchetta magica per risolvere con una approssimativa speranza i tanti problemi. Posso dire, però, che ai sardi è comunque sempre negato in gran parte, oggi come ieri, il diritto civile alla salute, che la situazione generale del Servizio Sanitario non si è schiodata dalla ferale epoca sardista-salviniana, che nessuna riforma può partire senza che ci sia una iniezione proprio di "fiducia" nei confronti dei medici e di tutto il personale sanitario e che, infine, la popolazione della Sardegna deve avere una sensazione di effettivo progresso della realtà. Che oggi invece è totalmente assente. Per modificare uno stato comatoso del mondo sanitario, ereditato dai sardo-leghisti, ci vogliono ben altri stimoli, che non un appello alla fiducia. Il male, nella salute, non ha alcuna pazienza. Mario Guerrini.