Quando si parla di cinema di genere in Italia, un nome risalta per eccellenza: Dario Argento, il maestro dell'horror italiano. Nel 1975, Argento presentò al mondo una delle sue opere più significative, "Profondo Rosso", un titolo che ha marcato la storia del cinema thriller. Questa pellicola non solo ha definito lo stile unico di Argento ma continua a catturare l'attenzione, come dimostrato dalla proiezione in 4K alla festa del cinema di Roma 2023.
"Profondo Rosso" poteva avere un nome diverso, infatti, in fase di sviluppo era noto come "la tigre dai denti a sciabola". Tuttavia, la scelta finale del titolo fu influenzata dalle decisioni artistiche, dalle scenografie suggestive e dall'uso innovativo della fotografia. Un altro elemento distintivo del film sono le musiche, composte dall'inimitabile Claudio Simonetti, che hanno contribuito a creare un'atmosfera indimenticabile.
Nonostante siano trascorsi quasi cinquant'anni dalla sua uscita, il 7 marzo 1975, "Profondo Rosso" rimane una pietra miliare, essendosi affermato come il decimo film più visto dell'anno con un incasso straordinario di oltre due miliardi e 700 milioni di lire.
Il successo fu tale che spinse Argento a fondare a Roma, in via dei Gracchi 260, il negozio "Profondo Rosso", un tempio dedicato all'horror, ai gialli e al mistero.
La sorpresa per i fan del genere non si ferma qui: nei sotterranei del negozio si cela un vero e proprio museo degli orrori, un luogo dove è possibile ammirare i cimeli dei suoi film, immersi in un'atmosfera da brivido, sotto la guida di una voce fantasma che accompagna i visitatori in questa esperienza unica.
In una carriera costellata di successi come "Quattro mosche di velluto grigio", "Suspiria" e "Phenomena", "Profondo Rosso" si distingue ancora come l'emblema del talento di Argento, un film che continua a influenzare e ad affascinare le nuove generazioni di appassionati e cineasti. La sua proiezione in 4K conferma che il tempo non ne ha scalfito la potenza, rendendo il film un classico senza tempo che merita di essere celebrato ancora oggi.