“Il Primo Maggio deve essere ogni giorno”: l’assessora Desirè Manca rilancia la centralità del lavoro e della formazione

“Investiamo sul lavoro del futuro affinché il Primo Maggio possa essere ogni giorno”. Con queste parole l’assessora regionale del Lavoro, della Formazione professionale e della Cooperazione sociale, Desirè Manca, ha voluto marcare la Festa dei Lavoratori 2025 con un appello chiaro: trasformare la ricorrenza in un impegno quotidiano, capace di garantire dignità, occupazione e sicurezza per tutti i cittadini sardi.

“Investire nel capitale umano, investire nella formazione dei nostri giovani e degli over 50, tutelare le disoccupate e i disoccupati sardi, garantire un sostegno economico a tutti coloro che faticano a fare la spesa o ad accedere a servizi di prima necessità per noi è fondamentale – ha dichiarato Manca –. Allo stesso tempo stiamo lavorando attivamente all’innovazione del sistema formativo, con la volontà di scardinare vecchi modelli anacronistici e attivare corsi all’avanguardia, in linea con le richieste del mercato per garantire maggiori opportunità occupazionali”.

L’assessora ha poi rivendicato i risultati più recenti. “Siamo convinti che procedendo di questo passo, con impegno, dedizione, con l’adozione di misure talvolta coraggiose, si possa incidere significativamente sulla riduzione del tasso di disoccupazione. Gli ultimi dati Istat sull’occupazione in Sardegna, relativi al 2024, descrivono un quadro positivo: sono cresciuti gli occupati tra i 15 e i 64 anni (+14,4 mila), passando da 557,1 mila a 571,5 mila, è aumentato in modo speculare anche il tasso di occupazione che passa dal 56,1% del 2023 al 57,7% del 2024. Si tratta di un incremento più accentuato sia della media nazionale (+0,7%) che di quella del Mezzogiorno (+1,1%). A breve, inoltre, grazie alla misura dei bonus occupazionali che abbiamo messo in campo, oltre 890 disoccupati sardi verranno assunti”.

Nella riflessione della giornata, Manca ha ricordato chi, nel mondo del lavoro, ha perso la vita: “Voglio anche ricordare chi ha perso la vita sul lavoro perché, purtroppo, l’Italia continua a pagare un tributo altissimo in termini di vite umane. L'INAIL ha certificato che nei primi due mesi del 2025 sono state presentate, solo in Sardegna, 1.419 denunce di infortunio, mentre sempre nello stesso periodo si sono registrati 133 morti in tutta Italia. Sono dati che non possiamo più tollerare. Alle nuove generazioni credo sia fondamentale trasmettere la cultura della sicurezza fin dai banchi di scuola, perché gli studenti di oggi saranno i lavoratori di domani”.

In occasione della ricorrenza, l’Assessorato ha promosso anche una campagna di comunicazione dal titolo “Nessuno è straniero all’Umanità”, realizzata con le Acli Sardegna. Al centro, le nuove generazioni: “Le voci del futuro”, quelle degli studenti dell’Istituto ‘Alessandro Volta’ di Nuoro e dell’Istituto professionale Ianas di Tortolì, protagonisti di un video che riflette sul mondo del lavoro con gli occhi, i dubbi e le speranze delle ragazze e dei ragazzi.

Un’iniziativa – ha fatto sapere l’Assessorato – nata per educare al rispetto, combattere lo sfruttamento e la disparità di trattamento, e promuovere una cultura del lavoro fondata sull’inclusione, la dignità e l’uguaglianza.

Politica

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