"Così non si può più continuare": con queste parole il presidente del Centro Studi Agricoli, Tore Piana, ha annunciato la presentazione ufficiale della proposta di ristrutturazione, riorganizzazione e potenziamento delle agenzie agricole della Sardegna. Il documento, che sarà approvato nell’assemblea regionale del 3 maggio a Santa Cristina (Paulilatino), punta ad avviare un confronto ampio con istituzioni, agricoltori e operatori del settore.
"Da anni denunciamo le criticità che gravano sul funzionamento di ARGEA, LAORE e AGRIS – ha dichiarato Piana – e che oggi sfociano in ritardi intollerabili nei pagamenti PAC, CSR e negli indennizzi per calamita. A nulla sono serviti i cambi di assessori: la situazione è, anzi, peggiorata". Il documento redatto dal CSA individua tre obiettivi principali: ridefinizione delle funzioni, riforma statutaria delle agenzie, e aggregazione funzionale per una maggiore efficienza.
La proposta distingue i ruoli delle tre agenzie. ARGEA, che gestisce i fondi comunitari, dovrebbe rientrare in possesso delle funzioni istruttorie oggi delegate a società esterne come Leonardo SpA e potenziare la sua struttura interna con nuove assunzioni e strumenti informatici. A LAORE viene chiesto di tornare alla sua missione originaria di assistenza tecnica e formazione, rinunciando ai compiti istruttori e di pagamento, che verrebbero trasferiti ad ARGEA entro il 31 dicembre 2026. AGRIS, invece, si confermerebbe centro di ricerca e innovazione tecnologica, con la gestione delle aziende regionali Surigheddu e Mamuntanas e l’integrazione del laboratorio di Nuraxinieddu.
"Siamo stanchi di vedere il comparto agricolo soffocato da burocrazia e disorganizzazione. Ora è il momento del confronto, chiunque abbia a cuore l'agricoltura sarda è invitato a discutere con noi il 3 maggio" ha sottolineato Tore Piana, invitando gli stakeholder a partecipare.
Un punto centrale riguarda anche l’assessorato regionale all’Agricoltura, attualmente sottodimensionato e con competenze sbilanciate sulle agenzie. Il CSA propone un suo rafforzamento, restituendogli pienamente il ruolo di indirizzo, controllo e alta programmazione.
La proposta verrà formalmente presentata al Presidente della Regione, all’assessore regionale all’Agricoltura, a tutti i consiglieri regionali e ai membri della Commissione Attività Produttive. "Il nostro obiettivo è un progetto condiviso e risolutivo per rilanciare il comparto agricolo e zootecnico sardo", ha concluso Piana.