Il contrasto dei numeri: Da addio al reddito di cittadinanza a boom di assunzioni

Il mercato del lavoro italiano è un crogiolo di cambiamenti, spesso indicativo delle decisioni politiche del momento. Una di queste, forse la più audace e discussa, è stata l'abolizione del reddito di cittadinanza da parte del governo Meloni. Una mossa che, per molti, rappresentava un rischio, ma che oggi sembra dare i suoi frutti. Con un sms, 32mila persone ricevono l'annuncio del termine del loro reddito di cittadinanza. Questa realtà potrebbe sembrare dura, ma è illuminata da un'altra cifra: 478.000 nuove posizioni di lavoro create in un anno. Di queste, 385mila sono contratti a tempo indeterminato, segnando un importante passo verso la stabilità lavorativa. Il passaggio dal reddito di cittadinanza al "Supporto per la Formazione e il Lavoro" (Sfl) e all’"Assegno di inclusione" (Adi) è emblematico della nuova direzione intrapresa dal governo. E a settembre, la nuova piattaforma Siisl promette di facilitare ulteriormente l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. Tuttavia, le modalità di comunicazione dell’Inps, già utilizzate in giugno per altre 169mila famiglie, hanno riacceso il dibattito sull'approccio umano e sensibile nella gestione delle politiche sociali. La domanda che sorge spontanea è: l'abolizione del reddito di cittadinanza ha veramente dato il via a un'era di prosperità lavorativa o siamo solo all'inizio di un lungo percorso? Speriamo che la risposta sia la prima e che il paese continui su questa strada, utilizzando le nuove risorse e piattaforme per guidare l'Italia verso un futuro lavorativo più stabile e inclusivo.

Attualità

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Cagliari. Poltrone. Doveva andarsene. E oggi ha lasciato. Gianfranco Satta, ormai ex assessore regionale all'Agricoltura. I suoi ex amici di Partito, i Progressisti, da alcuni mesi gli avevano dato lo sfratto. Avevano rotto sul piano politico, ma anche personale. Alla base della discordia, però, credo di poter dire, solo una differente visione del...

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Cagliari. Il "problema". Della Giunta regionale della Sardegna. È l'alleanza con il Pd. Che non è sostanzialmente mai nata nel Campo Largo. Il Pd non sopporta di essere la stampella di Alessandra Todde, visto che il suo peso elettorale è 4 volte quello dei 5 Stelle. Mentre la Governatrice va avanti, decidendo come se quella forza politica dei demo...

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Il diritto alla salute. È la necessità primaria della persona. Questo diritto in Sardegna, ancor più che altrove, è negato ad una fascia enorme di popolazione. È una emergenza nazionale. Ma in una Regione tra le più depresse d'Europa diventa una realtà drammatica e inaccettabile. Anche oggi, come tutti i giorni, i segnali dello sfascio del sistema...

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Regione Sardegna. La vergogna delle poltrone. I posti nell'apparato regionale non bastano mai. Adesso si litiga pure sui fondi per le consulenze. L'ultima bega riguarda i soldi a disposizione per i Gruppi politici Regionali, che verrebbero tagliati a favore della Giunta. Uno scontro istituzionale indecoroso sulla torta da dividere. Si chiedono, d...

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Se la politica è assente. Ingiustificata. Mentre la Sardegna è gravata dal colonialismo romano e da quello di Bruxelles. Lo Statuto Sardo, che ha rango costituzionale, subisce continue prevaricazioni. E, comunque, appare ampiamente superato per poter reggere alla sfida con il centralismo assolutista del Governo e della UE. In Commissione Statuto ...

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La violenza sulle donne. È molto diffusa. Si esplica in mille modi, oltre che con i terribili femminicidi e gli stupri. È la società di oggi. In cui ha perso forza il valore della famiglia. La donna non è più come un tempo. Quando per l'uomo era per sempre. Perché c'era il cardine della famiglia. Oggi c'è la compagna, con la sua provvisorietà'. E i...

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Le elezioni regionali in Campania, Puglia e Veneto. Lo scrittore tedesco Erich Maria Remarque avrebbe scritto "Niente di nuovo sul fronte occidentale". Ed in effetti, a spoglio ancora in corso ma a risultato già acquisito, nulla è cambiato nello scenario delle tre Regioni. Il Campo Largo mantiene Campania e Puglia, la Lega il Veneto. Però ci sono ...

L'osservatorio di Guerrini: Il "nipote" dell'onorevole Desirée Manca
Il "nipote". Dell'onorevole Desirée Manca (5Stelle). Vulcanica assessora al lavoro della Regione Sardegna. Partecipa ad un concorso per l'assunzione di 37 unità di categoria B in Aspal, ente sotto l'influenza proprio dell'assessorato al Lavoro. Ovviamente la sua presenza ha scatenato sul web fior di polemiche. Anche perché il bando, secondo un espo...