Ad Alghero la questione dei servizi cimiteriali non è esplosa all’improvviso. Da mesi i lavoratori segnalano difficoltà, e il 21 novembre, con un ennesimo comunicato, la Fiadel (Federazione Italiana Autonoma Enti Locali) ha messo nero su bianco ciò che definisce «una grave situazione in atto presso il cimitero comunale». La denuncia riguardava ritardi negli stipendi, corsi obbligatori mai attivati e una gestione affidata alla società Barbara B. che, secondo il sindacato, non avrebbe adottato misure adeguate neppure dopo la procedura di raffreddamento e l’incontro ufficiale in Comune. Lo sciopero dei sei dipendenti partirà il 12 dicembre.
Oggi 28 novembre il presidente della Commissione cimiteriale, Christian Mulas, ha aggiunto un elemento ulteriore. «Mi è stato segnalato dagli stessi dipendenti che da circa quindici giorni non percepiscono lo stipendio, nonostante — è fondamentale precisarlo — l’Amministrazione comunale sia pienamente regolare nei pagamenti delle fatture dovute all’azienda».
Mulas ha parlato di un comportamento «vergognoso» da parte del gestore e ha informato Sindaco e Dirigente per verificare i prossimi passi.
La replica della Fiadel non si è fatta attendere e interviene direttamente sul comunicato di Mulas e fissa un punto politico preciso. Il segretario territoriale Stefano Delrio chiarisce che la vicenda non è recente: «la nostra organizzazione sindacale denuncia tali criticità da molto tempo: non si tratta di un problema sorto nelle ultime settimane, ma di una condizione che si ripete in modo intollerabile da anni». Il sindacato ricorda anche che la stessa azienda, durante la procedura di raffreddamento, avrebbe ammesso «di avere difficoltà nel garantire il pagamento degli stipendi».
La Fiadel accoglie positivamente che il presidente della Commissione abbia riconosciuto la criticità, ma sposta l’attenzione sulla responsabilità dell’Amministrazione. «È necessario, ora più che mai, un impegno concreto e incisivo sia da parte della Commissione Ambiente che dell’Amministrazione comunale, affinché si individui una soluzione definitiva e strutturale».
E il sindacato indica la strada: «l’amministrazione deve avviare nel breve termine una procedura di risoluzione contrattuale per gravi inadempienze».
Si tratta della richiesta più netta arrivata finora. Per la Fiadel non è più sostenibile che ogni mese si ripresenti la stessa emergenza salariale, con ricadute su lavoratori che garantiscono un servizio che non può permettersi interruzioni o incertezze.
La palla torna ora al Comune. Che è regolare nei pagamenti ma si trova davanti alla necessità di valutare, su atti e contratto alla mano, se esistano le condizioni per la procedura invocata dal sindacato. Nel frattempo resta il fatto essenziale: sei lavoratori attendono stipendi arretrati e una gestione stabile. E un parco delle rimembranze non può funzionare in apnea.