Capodanno ad Alghero, è scontro politico: “La sinistra copia il centrodestra”

Il Capodanno torna su tre giornate e la politica algherese si accende. Il vice coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Alessio Auriemma, accusa l’Amministrazione Cacciotto di incoerenza: “Dopo un anno, l’Amministrazione si smentisce e torna al modello di Capodanno su tre giornate, lo stesso impostato dal centrodestra negli anni precedenti”.

Auriemma ricorda che “solo dodici mesi fa, la sinistra aveva criticato quel formato. Tra i più critici c’era proprio Graziano Porcu, che aveva definito il Capodanno in tre giornate un regalo a chi voleva lucrare. Oggi invece lo ripropone integralmente”. Secondo l’esponente di FdI, “si tratta di una retromarcia politica che dimostra come sinistra e 5 Stelle non abbiano una linea propria, ma vivano di improvvisazioni”.

Prosegue poi con un attacco diretto: “Con questa scelta, la Giunta sconfessa anche la linea della capogruppo 5 Stelle e della sinistra più radicale, che si era detta contraria ai grandi eventi e ai grandi nomi. Oggi, invece, sceglie tre nomi importanti, non economici, e un format già rodato, che aveva reso Alghero punto di riferimento per il Capodanno in Sardegna ai tempi del centrodestra”.

Auriemma sottolinea anche un ritardo organizzativo: “Mentre Olbia ha annunciato il suo artista già a inizio ottobre, Alghero arriva con oltre un mese di ritardo. Un errore di programmazione che riduce l’effetto promozionale e le possibilità di prenotazione per gli operatori economici, costretti a lavorare senza certezze”.
Chiude con una stoccata politica: “Dopo un anno perso a causa dell’ideologia, e dopo comunicati surreali che hanno scoraggiato gli investimenti, la sinistra torna alle scelte del centrodestra. Speriamo che basti. Peccato solo che, anche quando copia, riesca ad arrivare tardi”.

Non si è fatta attendere la replica di Giampietro Moro, che difende la linea dell’amministrazione: “La scelta della Fondazione e dell’Amministrazione si è dimostrata ancora una volta vincente, grazie al lavoro sinergico tra Fondazione, Assessorato al Turismo e Assessorato alla Cultura, che ha consentito di predisporre un cartellone di tre date di rilievo”.

Moro respinge al mittente le accuse di Fratelli d’Italia: “Dispiace che vi siano, come al solito, voci stonate che millantano primogeniture inesistenti. Il Cap d’Any non ha colori politici, ma è un tratto distintivo di Alghero fin dalla sua creazione, e si ricorda come il primo Capodanno di piazza in Sardegna”. E conclude con tono polemico: “È ridicolo che FdI si appunti medaglie, attribuendo al centrodestra di aver creato il brand del ‘miglior Capodanno di Sardegna’. Gli allarmi sui presunti ritardi sono fuori luogo. Il Capodanno non è un’invenzione del centrodestra, ma patrimonio di ogni cittadino algherese”.

Alla fine, tra accuse e repliche, resta un dato: Alghero si prepara a chiudere l’anno con tre serate di festa. E come spesso accade da queste parti, prima ancora dei botti di mezzanotte, è già esplosa la politica che continuerà regolarmente all'inizio del nuovo anno.

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