Un gesto concreto, che va oltre la retorica dei buoni propositi e diventa presidio di dignità per chi, nella società, spesso non ha neppure un nome. È stato inaugurato questa mattina a Sassari lo sportello di Avvocati di strada dedicato al nord ovest della Sardegna, nella sede di via Arcivescovado.
Un’iniziativa che porta la firma e la passione delle avvocate Valeria Testoni, Alessandra Cari e Valentina Cari, tre giovani professioniste che hanno deciso di trasformare la loro competenza in un argine contro l’indifferenza.
Il progetto nazionale “Avvocato di strada”, nato a Bologna nel 2000, ha un obiettivo tanto semplice quanto rivoluzionario: tutelare i diritti delle persone senza dimora. La sede sassarese, realizzata in collaborazione con la Caritas Turritana, è il sessantaduesimo sportello operativo in Italia.
All'inaugurazione era presente anche Antonio Mumolo, presidente nazionale di Avvocati di strada e già consigliere regionale dell’Emilia Romagna, a testimonianza del valore simbolico e pratico di questa apertura.
A portare il saluto istituzionale, l’onorevole regionale Valdo Di Nolfo, che non ha risparmiato parole di elogio: «Sono veramente orgoglioso di prendere parte a questa inaugurazione e portare tutto il sostegno da parte della Regione Sardegna per un’attività che rappresenta un segno di profonda civiltà per tutto il territorio. Il progetto Avvocati di Strada ormai pluriventennale su campo nazionale merita un grande elogio ma ci tengo particolarmente a complimentarmi e ringraziare le tre avvocate Valeria Testoni, Alessandra Cari e Valentina Cari. Si tratta di tre giovani professioniste, altamente qualificate, che hanno deciso di fondare e animare la sede di Avvocati di Strada di Sassari per offrire supporto a tutto il territorio del nord ovest.
L'attivismo sociale per gli altri assume valore inestimabile quando è impegno per gli ultimi e gli invisibili come in questo caso. Mettere a disposizione le proprie competenze, acquisite con impegno e dedizione in tanti anni di formazione, è una forma di grande generosità perchè invece di tenere questo know-how per loro o per il mercato economico hanno deciso di metterlo a servizio degli ultimi come chi vive per strada. Grazie per il vostro impegno, io e la Regione Sardegna siamo e saremo al vostro fianco».
Nel silenzio delle strade, dove troppo spesso il diritto non arriva, questa nuova sede diventa un avamposto di umanità. E in un tempo in cui la politica parla molto ma agisce poco, iniziative come questa ricordano che la vera civiltà si misura anche — e soprattutto — da come si tratta chi non ha nulla.