C’è un’aria di sfida che soffia dal Palazzo di viale Trento. La Giunta regionale straordinaria convocata il 26 giugno non è passata inosservata: sotto la presidenza di Alessandra Todde, l’esecutivo sardo ha deciso di alzare il tiro contro lo Stato centrale, mostrando i muscoli e difendendo a spada tratta l’autonomia dell’Isola.
Su proposta della presidente, la Giunta ha deliberato di promuovere un ricorso per conflitto di attribuzioni davanti alla Corte costituzionale contro lo Stato (in persona del Presidente del Consiglio dei ministri pro-tempore), il Tribunale di Cagliari e il Ministro della Giustizia, impugnando la sentenza del Tribunale di Cagliari n. 848 del 28 maggio 2025 e tutti gli atti collegati. Una mossa che dà seguito alla mozione approvata dal Consiglio regionale il 12 giugno scorso, segno che questa battaglia era stata preparata e voluta con determinazione. La difesa dell'Amministrazione regionale è stata affidata agli avvocati Omar Chessa e Antonio Saitta, affiancati da Mattia Pani e Alessandra Putzu dell'Avvocatura regionale.
Ma non si è parlato solo di contenziosi. La Sardegna, pur nelle sue lotte con Roma, non dimentica le priorità interne. La Giunta ha infatti approvato i criteri di concessione e le modalità di rendicontazione dei contributi per lo sviluppo turistico, previsti per legge, a favore di beneficiari che operano nella promozione e nello sviluppo del settore. Un segnale che, nonostante le tensioni, l’Isola non intende fermarsi e punta a rafforzare la sua immagine nel mondo.
Sul fronte lavoro, l’assessora Desirè Manca ha portato due provvedimenti che parlano di continuità e sostegno. È stata approvata la prosecuzione, fino al 31 dicembre 2027, dei progetti del Programma Lavor@bile, garantendo un impegno settimanale di almeno trenta ore. Per questa misura sono stati stanziati 690 mila euro per ciascuna annualità dal 2025 al 2027, con un contributo ulteriore per gli enti che assumono a tempo indeterminato (copertura al 100% degli oneri retributivi diretti e riflessi per due anni). Un’operazione che, secondo i dati ASPAL, coinvolge attualmente venti persone in quindici enti locali distribuiti sull’intero territorio regionale.
Sempre su proposta della Manca, la Giunta ha confermato per il triennio 2025–2027 i criteri e le modalità per l’erogazione di contributi destinati al potenziamento economico delle Cooperative e dei Consorzi di Cooperative, misura già avviata nel 2020.
Non è solo burocrazia. Tra le righe di queste delibere si legge un messaggio chiaro: la Sardegna non vuole subire, ma governare il proprio destino. Con una leadership che, nel bene e nel male, non ha paura di sfidare i palazzi romani, ma che sa anche chinarsi sulla fatica quotidiana di chi lavora e costruisce. Una politica che, tra un ricorso alla Consulta e un finanziamento alle cooperative, ricorda che l’autonomia non è un trofeo da esibire, ma una battaglia da combattere ogni giorno.