Il nuovo bando per l’assunzione a tempo indeterminato di un agente di Polizia Locale al Comune di Alghero ha sollevato critiche da parte di Fratelli d’Italia. Il partito, tramite il coordinatore cittadino Pino Cardi, il vice Alessio Auriemma e il capogruppo Alessandro Cocco, ha parlato di “bando discriminatorio”, “punitivo”, costruito con requisiti “escludenti” che «colpiscono anche figure già formate e operative nel corpo della Polizia Locale». Ma cosa prevede esattamente il bando? E le critiche sono fondate?
Una delle principali contestazioni riguarda l’obbligo, tra i requisiti di accesso, del possesso della patente A senza limitazioni (cioè abilitata alla guida di motocicli anche oltre 25 kW e con cambio manuale). È vero che il bando chiarisce che questo requisito può essere conseguito entro la data di assunzione, e non al momento della domanda. Tuttavia, in Italia questa patente è ottenibile solo dai 20 anni in su (con patente A2 da almeno due anni), o dai 24 senza requisiti precedenti. Considerando che il bando è aperto a tutti i maggiorenni, Fratelli d’Italia solleva il dubbio: perché fissare un requisito che esclude nei fatti i candidati tra i 18 e i 20 anni?
Altro punto critico sollevato è la modifica al regolamento per il reclutamento del personale, approvata dalla Giunta il 28 aprile con delibera n. 94 e seguita, il giorno dopo, dalla pubblicazione del bando. FdI definisce il procedimento troppo rapido, lasciando intendere che non ci sia stato tempo per un adeguato confronto politico. Il bando, però, non chiarisce se si tratti di una modifica di tipo gestionale (di competenza della Giunta) o se vi fosse la necessità di un passaggio in Consiglio comunale.
Il comunicato di FdI contesta anche il fatto che la Giunta avrebbe “scaricato sugli uffici” la responsabilità delle modifiche, attribuendole alla “richiesta del Comandante” della Polizia Locale. Un’altra accusa è quella di aver escluso «persone che hanno già dimostrato sul campo le proprie capacità». Il riferimento è agli ex agenti assunti con contratti a tempo determinato negli scorsi anni. Il bando prevede effettivamente una valutazione dei titoli di servizio, ma solo se maturati in ambito pubblico e in mansioni analoghe. Inoltre, tutti i candidati devono comunque possedere i requisiti richiesti – comprese le prove fisiche e le patenti – altrimenti sono esclusi a prescindere dall’esperienza maturata.
Il bando appare formalmente in regola e ben strutturato dal punto di vista normativo. Tuttavia, le perplessità di Fratelli d’Italia trovano fondamento in almeno due punti: la fissazione di requisiti tecnici che restringono fortemente la platea dei partecipanti, e la velocità con cui il bando è stato predisposto e pubblicato dopo la modifica al regolamento. Il caso potrebbe sollevare un dibattito politico legittimo sul principio di trasparenza e sulle reali intenzioni della Giunta. Restano da chiarire, con documenti ufficiali alla mano, le motivazioni della scelta e l’eventuale ruolo del Comando della Polizia Locale nella proposta dei nuovi criteri.