Un agente della Polizia Penitenziaria è stato aggredito nel carcere di Badu 'e Carros. La notizia arriva con la solidarietà di Antonio Piccirillo, segretario generale provinciale di NSC Nuoro e segretario regionale di NSC Sardegna.
“Si tratta – spiega – dell’ennesima vittima di una spirale di violenza che continua a colpire il personale della Polizia Penitenziaria nell'isola”.
Secondo un comunicato della Uil Pubblica Amministrazione, nonostante l’ingresso di nuovi dirigenti, il Dipartimento della Polizia Penitenziaria continua ad affidare la gestione dell’istituto in via provvisoria al direttore del carcere di Lanusei, già impegnato su due fronti. Una situazione che si traduce in carenze di organico, aggravate dall’insularità e dalla difficoltà ad attrarre personale, come accade anche nell’Arma dei Carabinieri, in particolare nel Nuorese.
"Per queste ragioni – ribadisce Piccirillo – è giunto il momento di introdurre strumenti normativi e organizzativi adeguati: in particolare, è necessario che la proposta di legge n. 2294 sull’indennità insulare, promossa dal Nuovo Sindacato Carabinieri e presentata alla Camera dei Deputati il 6 marzo scorso, diventi finalmente legge".
“L'indennità – prosegue – rappresenterebbe un riconoscimento concreto per chi presta servizio nelle isole, oltre a essere un incentivo all’arrivo di nuove risorse in territori spesso dimenticati dalle istituzioni centrali”.
Tra le soluzioni, Piccirillo indica anche bandi di arruolamento specifici per le isole, richiamando il principio di insularità sancito dall’articolo 119 della Costituzione.
“Questo trattamento differenziato è non solo legittimo – spiega – ma necessario, alla luce di evidenti esigenze di uguaglianza sostanziale, così come previsto dai principi costituzionali”.
“La Sardegna – osserva – non può e non deve essere considerata una sede di serie B: il principio di insularità deve tradursi in azioni concrete, superando ogni approccio emergenziale e temporaneo”.
“Ecco perché – conclude – chiediamo al Governo risposte immediate, strutturali e durature, nel pieno rispetto della dignità, della sicurezza e della professionalità di chi, ogni giorno, garantisce ordine, legalità e tutela della collettività: la sicurezza, la dignità e il valore del personale in divisa meritano il massimo rispetto, non solo a parole, ma con atti concreti”.