Incontro positivo con la Regione, ma ora serve un segnale da Roma. È questa la sintesi della posizione di Cia Agricoltori Italiani Sardegna sulla dermatite nodulare dei bovini.
«Prendiamo atto degli impegni assunti dalla Regione sugli interventi immediati necessari per circoscrivere i contagi e contenere al minimo i tempi legati al blocco delle movimentazioni, dalla profilassi vaccinale alla lotta all'insetto vettore, condividiamo inoltre le azioni tese all'istituzione di un'apposita task force», commenta l’esecutivo di Cia Sardegna.
Ma non basta. «Sui ristori e il sostegno alle imprese, oltre che l'impegno assunto dalla Regione, ci aspettiamo un intervento adeguato, concreto e tempestivo da parte del Governo nazionale», rilancia l’associazione.
Un messaggio anche per gli allevatori: niente allarmismi inutili. «Ricordiamo, come ci è stato riferito, che è escluso il contagio della malattia all’uomo. È necessario e urgente che si proceda ora, come da Cia richiesto, a una puntuale informazione agli allevatori su tutte le azioni e i comportamenti da adottare, dando continuità al coinvolgimento delle organizzazioni professionali agricole, producendo e diffondendo nelle campagne anche apposito materiale divulgativo redatto dagli organismi competenti».
Durante l'incontro, Cia Sardegna ha ribadito l’importanza dei servizi veterinari nella prevenzione e cura degli animali. Ha chiesto anche che le pratiche burocratiche, spesso pesanti, vengano affidate ad altri soggetti del sistema.
Chiaro: la Regione si muove, ma per gli agricoltori sardi serve un aiuto in più. E serve subito.