Un 63enne italiano è finito in manette a Porto Torres. Nella mattinata del 18 giugno, durante lo sbarco delle motonavi provenienti da Ajaccio, i finanzieri lo hanno fermato per detenzione illegale di armi da fuoco.
L’uomo viaggiava su un’auto con targa francese. I militari della Compagnia di Porto Torres hanno notato il suo comportamento strano e, con l’aiuto delle unità cinofile, hanno deciso di controllare meglio.
Dentro l’auto hanno trovato un doppiofondo nascosto nell’abitacolo, con apertura meccanica. Dentro c’era di tutto: un machete con lama da 36 cm, un silenziatore per arma da fuoco, tre tamburi per rivoltella e munizioni.
La perquisizione si è poi spostata a casa sua, con l’appoggio della Tenenza di Sanluri e di un cane cash dog della Compagnia Pronto Impiego di Cagliari. Lì hanno trovato quattro pistole (una senza matricola), due armi lunghe, munizioni pronte all’uso, componenti da assemblare e circa 3.500 euro in contanti.
L’uomo è stato portato nel carcere di Bancali, a disposizione della Procura di Sassari.
L’operazione rientra nel piano di contrasto ai traffici illeciti coordinato dal Comando Provinciale di Sassari.
Come sempre, il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari. L’effettiva responsabilità sarà valutata in aula e non si escludono sviluppi o elementi a favore dell’indagato.
Un bel carico, nascosto dietro un doppiofondo che non è bastato a ingannare il fiuto dei finanzieri.