Un macchinario di ultima generazione per trattamenti oncologici radioterapici più precisi e con meno effetti collaterali. È la nuova tomoterapia Radixact installata all’Aou di Sassari, entrata in funzione nel bunker di viale San Pietro. Già sette i pazienti presi in carico.
La presentazione ufficiale si è tenuta ieri a Palazzo Bompiani, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi, del commissario straordinario dell’Aou Mario Carmine Palermo, dei vertici dell’assessorato, del rettore Gavino Mariotti, del sindaco Giuseppe Mascia, dell’assessora Desiré Manca, della presidente della Commissione Sanità Carla Fundoni e delle principali autorità cittadine e sanitarie.
«Con Radixact rafforziamo la nostra vocazione come polo sanitario avanzato – ha detto Palermo –. L’investimento complessivo è stato di circa 7 milioni di euro». La direttrice della Radioterapia, Salvatrice Campoccia, ha sottolineato: «Riduciamo gli accessi e miglioriamo il comfort dei pazienti».
Piergiorgio Marini, direttore della Fisica Sanitaria, ha spiegato: «È un sistema che ruota attorno al paziente. L’irradiazione è precisa anche in una sola seduta». La nuova tecnologia consente trattamenti brevi e mirati, risparmiando i tessuti sani e offrendo una maggiore tollerabilità. L’Aou di Sassari è la seconda struttura pubblica in Sardegna a dotarsi di questo sistema.
Il macchinario, tra i più moderni a livello nazionale, combina radioterapia a intensità modulata con tomografia computerizzata, e permette l’adattamento quotidiano del trattamento grazie all’IGRT (image-guided radiotherapy). È efficace anche nei tumori più complessi, multipli o da ritrattare, ed è predisposto per la radioterapia sincronizzata con il respiro.
L’attivazione è frutto del lavoro congiunto tra Radioterapia, Fisica Sanitaria, Ingegneria clinica, Progettazione e altri uffici tecnici dell’Aou.