A Valledoria, all’alba di una domenica qualunque, la solita quiete del paese è stata spezzata da un botto. Un ciclista, 67 anni, in sella sulla provinciale 90, è stato centrato da un’auto. L’urto è stato violento, abbastanza da farlo volare sull’asfalto e lasciarlo lì, riverso e solo. Alla guida dell’auto, un cameriere di 24 anni, che dopo l’impatto non si è fermato a prestare soccorso: ha tirato dritto, rientrando a casa come se nulla fosse.
Ma nulla non era. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Valledoria lo hanno rintracciato poco dopo, nell’abitazione dove aveva trovato rifugio. Arrestato con l’accusa di lesioni stradali gravi e omissione di soccorso, è stato sottoposto all’alcoltest: positivo.
Il ciclista è stato trasportato in elisoccorso al Santissima Annunziata di Sassari. Trauma cranico e bacino fratturato. Lotta ancora, aggrappato alla vita. Le condizioni restano critiche.
Martedì, in tribunale, si è celebrata la convalida dell’arresto. Il giovane, assistito dall’avvocato Luca Sciaccaluga, ha detto al giudice di non ricordare nulla. Si è scusato. Scuse che arrivano dopo, come spesso accade, quando la giustizia ha già fatto il suo primo giro di manette. Il magistrato ha confermato l’arresto, disponendo per l’imputato l’obbligo di firma due volte a settimana in caserma. Prossima udienza il 2 luglio.
Le indagini continuano. Ma un fatto resta: in un’alba qualunque, un uomo in bicicletta stava pedalando. E qualcuno, troppo giovane e troppo incosciente, ha deciso che non valeva la pena fermarsi.