Nel Palazzo di Viale Trento, da ieri, non si parla d’altro che del 37%. È la cifra con cui l’istituto SWG ha fotografato il gradimento del presidente della Regione Alessandra Todde, piazzandola all’undicesimo posto tra i governatori d’Italia. Un dato che per il Campo largo è “storico”, il più alto degli ultimi dodici anni in Sardegna. Ma che per l’opposizione è invece il segno tangibile di una fiducia ormai evaporata.
La miccia l’accende Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale: «Per commentare un sondaggio di gradimento, non proprio esemplare per la presidente Todde, si è scomodato addirittura il senatore Meloni, solitamente silente sui problemi della Sardegna. Un ‘soccorso rosso romano’ che la dice lunga sulle difficoltà del Campo largo sardo e sull'attuale consenso della Giunta regionale, costringendo il Pd nazionale a blindare la poltrona di viale Trento».
Truzzu non si limita a osservazioni di colore: «Il senatore Meloni ha confuso il 37% di gradimento della Todde col 30% di Fratelli d’Italia, che è solo uno dei partiti del Governo. E si dimentica che la frase “mi dimetterei se non avessi la fiducia dei sardi” è della stessa Todde. Con un risultato al 37%, partendo dal 45% delle elezioni, la Presidente dovrebbe dimostrare coerenza e dimettersi».
Accanto a lui torna in scena anche Ugo Cappellacci, ex governatore e oggi deputato di Forza Italia: «Dopo un anno di Presidenza, il mio consenso – come riportato da Il Sole 24 Ore dell’epoca – era al 47%, ovvero dieci punti sopra quello della Todde. I grillini hanno un problema con i numeri, è ormai certificato». E aggiunge: «La Todde è stata eletta con 331mila voti, vincendo di uno ‘zero virgola’. Io ne presi oltre 502mila, con un margine di nove punti su Renato Soru. Noi difendemmo i soldi dei sardi, lei invece pensa ai ricorsi per salvare le poltrone».
Il Movimento 5 Stelle, per parte sua, risponde con toni entusiastici e retorica da congresso: «La presidente Todde raggiunge il record del 37%, il dato più alto degli ultimi 12 anni. Un miglioramento netto che certifica la fiducia dei cittadini nella visione politica della nuova Giunta. Una presidente capace di ascoltare e agire», scrivono in una nota ufficiale. E proseguono con toni che più enfatici non si può: «Continuiamo a testa alta il nostro lavoro, aumentando l’impegno per cambiare la Regione dopo anni di buio».
Più articolate le dichiarazioni dei capigruppo del Campo largo. Per Sandro Porcu (Orizzonte Comune), «il 37% di consensi sull’efficacia della sua azione è il riconoscimento di una guida solida e moderna». Luca Pizzuto (Sinistra Futura) parla di «una maratona da percorrere, non uno sprint». E per Sebastian Cocco (Uniti per Todde), «i dati parlano chiaro: è la presidente più apprezzata dell’ultimo decennio, chi oggi la attacca ignora la realtà».
Ma la replica più pungente arriva dalla senatrice pentastellata Sabrina Licheri: «Sorprende che l’onorevole Cappellacci abbia ancora il coraggio di parlare di numeri, visti i disastri che ha lasciato. La sua flotta navale è diventata un caso da barzelletta nazionale. I sardi hanno già scelto: con Todde si volta pagina davvero».
Nel frattempo, il sondaggio SWG resta lì, appeso come un quadro interpretabile. È il più alto dal 2013 a oggi, sì, ma anche un undicesimo posto che non fa dormire sogni tranquilli. Perché i numeri, come la politica, non vivono mai nel vuoto: chiedono contesto, storia, prospettiva. E nel gioco della democrazia, si sa, il vento può cambiare anche in un solo giorno.