C’è un dolore che non si dimentica, una ferita che nessuna parola può rimarginare. Ma c’è anche il coraggio di chi quel dolore lo trasforma in testimonianza, per fare in modo che non si ripeta, per farne strumento di consapevolezza. Domani, martedì 26 marzo, alle ore 9, presso il Centro Culturale di Tissi, si terrà un incontro dal titolo emblematico: “Il peso di una scelta sbagliata”.
Al centro dell’iniziativa, organizzata con il contributo della signora Barbara Mura, la storia di suo figlio Gabriele, e di una vita spezzata troppo presto. Una madre che ha scelto di condividere il suo dolore più intimo, per lanciare un messaggio forte e diretto ai ragazzi, ai genitori, a tutta la comunità: le scelte contano, ogni azione ha un peso, e a volte, quel peso può essere irreversibile.
L’incontro è aperto ad alunni, famiglie e cittadini e rappresenta un’occasione preziosa per riflettere sui temi della fragilità adolescenziale, delle dipendenze, e della responsabilità collettiva nell’educare. Un momento di ascolto, ma anche di dialogo, dove la voce di una madre si intreccia con quella di esperti, docenti, amministratori e giovani, per affrontare senza retorica i pericoli reali che si nascondono nelle scelte sbagliate.
«È fondamentale catturare l’attenzione dei ragazzi con strumenti e linguaggi che possano realmente toccare le corde della loro sensibilità» – ha dichiarato il sindaco GianMaria Budroni, sottolineando come l’obiettivo non sia quello di impartire lezioni dall’alto, ma di avviare una riflessione autentica: «Ogni scelta ha un peso e ogni individuo può contribuire a costruire una società più consapevole e solidale».
Non si tratta di una semplice conferenza, ma di un viaggio nella fragilità, un momento in cui la comunità si stringe attorno a chi ha perso, e impara da quella perdita. Perché l’educazione passa anche dai racconti duri, dalle testimonianze vere, da quella verità che scuote, ma che può salvare.
L’incontro è un invito a guardarsi negli occhi, a parlare con sincerità ai giovani, a non girarsi dall’altra parte. Perché ogni ragazzo, ogni figlia, ogni amico ha davanti a sé un bivio, e sapere scegliere può fare la differenza tra la vita e il vuoto.
Domani a Tissi, il silenzio del dolore diventerà voce di speranza.