Un'altra operazione chirurgica del Corpo Forestale di Sinnai ha portato all’arresto di E.F., 61 anni, residente a Maracalagonis, volto noto alle forze dell’ordine per reati legati al possesso di armi e al bracconaggio. Il GIP del Tribunale di Cagliari ha disposto la misura cautelare in carcere dopo che l’uomo, già sotto misura alternativa, è stato nuovamente pizzicato con un’arma clandestina.
La vicenda si sviluppa lo scorso dicembre, quando gli agenti forestali, impegnati nei controlli sulle battute di caccia, intercettano un gruppo di uomini alle pendici del massiccio dei Sette Fratelli. Alla vista delle divise, alcuni bracconieri si dileguano tra la vegetazione, lasciando dietro di sé tracce compromettenti. Uno di loro, un 31enne di Sinnai, viene fermato: nel suo zaino i forestali trovano un fucile senza matricola. Per lui scatta la denuncia a piede libero, ma il caso non si chiude qui.
Gli accertamenti successivi rivelano un dettaglio cruciale: tra i fuggiaschi c’era proprio E.F., che non solo ha partecipato alla battuta di caccia nonostante le restrizioni imposte dalla misura alternativa, ma risulta anche il soggetto che ha consegnato lo zaino con l’arma clandestina. Un’azione che di fatto cancella ogni ipotesi di riabilitazione e sancisce il ritorno dietro le sbarre.
La Procura della Repubblica di Cagliari, con un quadro probatorio solido in mano, ha ottenuto dal GIP un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il pregiudicato, con le accuse di detenzione e porto illegale di arma clandestina e violazione delle prescrizioni della misura alternativa. L’operazione è stata portata a termine con successo dagli agenti della Stazione Forestale di Sinnai, che hanno trasferito E.F. nel carcere di Uta.
L’arresto si inserisce nel più ampio impegno del Corpo Forestale nella lotta al bracconaggio e alla detenzione illegale di armi, piaga ancora diffusa nelle campagne sarde. Le operazioni di controllo continueranno senza sosta, a tutela della legalità e della fauna selvatica, bersaglio costante di chi ancora crede di poter sfidare la legge impunemente.