Pugno duro della Federvolley: squalificato tecnico per spionaggio nello spogliatoio

  La Fipav, la Federazione Italiana Pallavolo, Ha inflitto una squalifica di sei anni ad un tecnico di pallavolo di una squadra femminile del Pistoiese. È stato accusato di aver spiato le giocatrici piazzando delle telecamere all' interno dello spogliatoio. 

  Le giocatrici stesse si sono accorte di una telecamera occultata dietro un termosifone all' interno di una scatola di merendine. Per il tribunale sportivo i fatti risultano pienamente provati dalle testimonianze delle atlete, di fatto le stesse hanno subito allertato il personale della palestra e hanno immediatamente chiamato le Forse Dell' Ordine, le quali hanno hanno provveduto al sequestro della telecamera, il dispositivo cellulare del tecnico e il computer. La versione dell' allenatore è stata da subito alquanto discordante; prima ha asserito che la telecamera era stata rubata, dopodiché ha ritrattato affermando che era stata lasciata nello spogliatoio per la ricarica.

  Anche se non vi è nessuna prova che le immagini siano state diffuse, Questo genere di comportamenti, come dichiara il Tribunale del FIPAV, sono assolutamente fuori da ogni tipo di etica sportiva e morale, i principi fondamentali sono stati violati sotto ogni forma, con la conseguente lesione dell' intero mondo della pallavolo. Il tecnico, oltre alla revoca della licenza, gli verrà revocata anche la possibilità di svolgere qualsiasi attività sportiva federale, e salvo ulteriori complicazioni potrà riprendere l'attività solo nel 2030.

Cronaca

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