Il pallone della solidarietà viene calciato con forza in mezzo al campo della carenza di sangue. Con lo stesso spirito combattivo con cui affrontano i loro avversari, gli atleti dell'associazione sportiva dilettantistica Trail & Road Runners (TRR) si sono messi al servizio della collettività, facendo visita al centro trasfusionale di via Monte Grappa per una missione di donazione.
«Abbiamo risposto con fervore all'invito del centro trasfusionale», afferma Francesco Pipia, presidente dell’associazione, «perché siamo consapevoli dell'importanza di ogni singola donazione. Molti dei nostri atleti sono donatori da tempo, e ritornano regolarmente in questo centro per fare la loro parte. Per non parlare di quelli tra noi che sono soci dell’Avis e che contribuiscono alla causa nel territorio, da Castelsardo a Ittiri».
Un’associazione giovane, nata quattro anni fa che oltre a organizzare gare podistiche come la “Vivicittà” a Sassari o altre competizioni sportive nel territorio, si è fatta promotrice di diverse iniziative solidali e si è contraddistinta sin da subito per un’attenzione particolare alle tematiche sociali.
Lo sport quindi protagonista e in prima linea per far fronte a una problematica che si acutizza nei mesi estivi. Il caldo infernale di questi giorni non ha fermato le atlete e gli atleti che in questi giorni hanno dato dedicato un’ora del loro tempo per un gesto semplice ma importante che può salvare vite.
«Donare è un gesto volontario e gratuito e in questo periodo dell’anno è ancora di più indispensabile.
Queste sono settimane particolarmente difficili perché durante i mesi estivi le raccolte di sangue non sono sufficienti per le esigenze dell’ospedale, ma il bisogno di sangue purtroppo non va in vacanza», ha affermato il dottor Pietro Manca, direttore del centro trasfusionale.
Promuovere l’attività sportiva, combattere la sedentarietà, la passione per la corsa su strada e per i trail (una specialità della corsa che si svolge in ambiente naturale) sono caratteristiche che accomunano gli iscritti alla piccola realtà sportiva e che donano abitualmente per dare ognuno il proprio contributo.
«Ogni sacca di sangue dà una speranza di vita, sia che a donare sia un operaio, un insegnante, un professionista o un pubblico ufficiale. La bellezza della donazione è che azzera ogni disparità sociale e livella tutti: sia i donatori che i riceventi. Il sangue è rosso per ogni essere umano, non ha colore di pelle e non ha tratti somatici», ha sottolineato il presidente dell’associazione.