Nel campionato provinciale di Prima Divisione di pallavolo serviva una risposta dopo il debutto amaro. La Web Project Sottorete l’ha data con chiarezza, portandosi via da Tula un 0-3 (21-25, 22-25, 13-25) che vale molto più dei tre punti. Vale fiducia, ordine, consapevolezza. Vale, soprattutto, la sensazione di una squadra che comincia a capire davvero di che pasta è fatta. Il primo set è stato un avvio di studio, con Sottorete contratta e Tula capace di tenere il ritmo. Ma quando gli arancioni hanno preso coraggio, il gioco si è disteso, la distribuzione si è fatta più fluida e l’inerzia della partita è passata stabilmente dalla loro parte. Nel terzo set, poi, non c’è stata storia.
A fine gara l’allenatore Enrico Granese ha restituito la fotografia più nitida della serata: «La partita di ieri, finalmente la squadra ha iniziato ad avere coscienza delle proprie possibilità e ha giocato una bellissima partita. Un inizio molto contratto, però poi siamo riusciti a risollevarci e a giocare, a esprimere benissimo il nostro gioco. Dall'altra parte c'era una squadra che comunque faceva il suo, però quando abbiamo imposto i nostri ritmi non è riuscita a seguirci. Sono molto soddisfatto della squadra, tutti hanno dato il loro meglio e hanno giocato al massimo. Per ora, perché c'è ancora molto lavoro, ci sono anche ragazzi che si stanno dando da fare per adattarsi ad un nuovo ruolo e quindi devono ancora migliorare per fare di più. Però ci sono delle ottime prospettive davanti, abbiamo molti margini di crescita».
Una vittoria che non risolve tutto, ma indica la direzione. La Sottorete è giovane ed esperta, con ruoli ancora da rifinire, ma ieri sera ha mostrato frammenti di ciò che può diventare quando entra in partita con la testa giusta. E non c’è tempo per fermarsi: giovedì 11 dicembre alle 20, alla palestra delle scuole medie Maria Carta, arriva la Silvio Pellico. Secondo appuntamento casalingo della stagione e nuovo banco di prova, subito dopo il primo sorriso dell’anno. La sensazione è semplice: la Web Project Sottorete ha finalmente acceso il motore. Ora bisogna vedere fin dove potrà spingerlo.