La notte, attorno agli stagni, ha sempre un rumore particolare: quello dell’acqua che scorre lenta e dei barchini che qualcuno tenta ancora di calare di nascosto. Stavolta, però, ad attenderli c’erano i Carabinieri. Il controllo non nasce dal caso, ma da un piano preciso deciso in Prefettura, dove il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica – presieduto dal prefetto Salvatore Angieri – ha stabilito un giro di vite contro la pesca abusiva che da anni sottrae risorse e reddito a chi lavora legalmente nelle peschiere di Cabras, Arborea e Terralba.
Nella notte appena trascorsa, la Compagnia di Oristano – con la Sezione Radiomobile e i militari della Stazione di Cabras – ha dato esecuzione a un servizio coordinato a largo raggio. Controlli mirati, batterie di pattuglie sulle vie di accesso, presenza costante lungo i canali che portano alle peschiere. Un’azione preparata come un vero dispositivo territoriale, che non ha lasciato spazio alle fughe.
Due uomini del posto, già noti alle Forze dell’Ordine, sono stati colti in flagrante mentre pescavano illegalmente nello stagno di Cabras. Il barchino, le reti, le attrezzature: tutto pronto per una notte di pesca destinata al mercato parallelo. Al momento dell’intervento, i due avevano già raccolto oltre venti chili di muggini. Non avevano alcuna autorizzazione.
A loro carico sono scattate le sanzioni amministrative previste dall’articolo 7 bis della legge regionale 39 del 1956: un importo che sarà fissato tra i 500 e gli 800 euro. È scattato anche il sequestro dell’imbarcazione, delle dotazioni di bordo, dell’attrezzatura da pesca e dell’intero pescato. Il prodotto – come da normativa – è stato restituito alla cooperativa avente diritto: un gesto che restituisce, almeno in parte, ciò che era stato sottratto.
Il servizio, proseguito per tutta la notte, ha permesso di controllare gli accessi nevralgici alle peschiere e le aree più sensibili. Risultato: nessuna denuncia di furti nelle zone vigilate. Un segnale che racconta, più di molte parole, l’efficacia della presenza dell’Arma sul territorio.
Il Comando provinciale dei Carabinieri di Oristano sottolinea in una nota l’importanza dell’operazione: un lavoro costante, quotidiano, contro gli illeciti che minano l’economia locale e contro tutti i reati predatori che insidiano le comunità. E non finirà qui. Sono già in programma ulteriori servizi, anche con l’impiego delle unità cinofile dello Squadrone Cacciatori di Abbasanta, per contrastare in particolare il traffico di sostanze stupefacenti.
La legalità, negli stagni come nelle strade, non si improvvisa: si presidia. E questa notte lo si è visto chiaramente.