La Roma supera di misura il Cagliari. La formazione di Ranieri salvata dalle parate del portiere Svilar

  ?Riecco la Roma. Fuori dall’Europa League dopo essere stata eliminata dal Milan in Coppa Italia, la squadra di Claudio Ranieri rivede la luce in campionato battendo il Cagliari, conquistando il 13° risultato utile di fila (sei le vittorie) e portandosi a -2 dalla Lazio sesta (con il controsorpasso al Milan). Non una vittoria facile, sia chiaro: merito di un Cagliari energico, che ha avuto pure le sue occasioni per segnare ma che ha trovato sulla sua strada un ispiratissimo Svilar. A decidere il match l’ucraino Dovbyk con una rete sottoporta nella ripresa, in fondo ad una settimana difficile tra critiche e astinenza dal gol. Nella sfida del cuore dell’ex rossoblù Ranieri, la Roma si presenta al via con due sorprese: il tecnico deve sostituire Pellegrini febbricitante con Baldanzi, mentre in attacco il tecnico decide di concedere un’altra chance proprio a Dovbyk dopo la prova negativa di Bilbao in Europa League. Contro il Cagliari in emergenza, i giallorossi spingono subito sull’acceleratore. E in particolare il criticato centravanti ucraino si mette in evidenza al 15’ con un sinistro potente dalla distanza che però finisce alto sopra la traversa. I sardi sono disposti bene in campo con marcature ferree e una buona lettura del gioco altrui. 

  E le manovre dei padroni di casa, per quanto eleganti, non trovano sfogo. Un possesso palla per lunghi minuti sterile, quello dei padroni di casa. Meglio allora da piazzato, e al 30’ è Mancini a rendersi pericoloso con una botta di destro su angolo di Paredes. Poi ci riprova Dovbyk di testa in torsione al 36’, in entrambi i casi su cross di Soulé. Ma anche il Cagliari ha l’opportunità per passare in vantaggio al 43’ sugli sviluppi di una ripartenza orchestrata da Adopo con assist finale per Zortea, che lascia partire un tiro sul primo palo che finisce sul fondo a pochi metri da Svilar. Un primo tempo, dunque, in cui la Roma tira otto volte, ma mai in porta. E per aprire spazi e opportunità Ranieri nella ripresa cambia modulo passando dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1. 

  Il Cagliari, nel frattempo, in ossequio ai primi 45’ giocati con grande impegno e lucidità, continua a spingersi nei sedici metri quando ne ha la possibilità. In un minuto, al 7’, va ancora vicino al gol due volte: prima è Ndicka a salvare quasi sulla linea, quindi Piccoli impegna severamente Svilar esaltandone i riflessi. L’attaccante rossoblù ci crede e si ripresenta dalle parti di Svilar al 15’. Quando la partita sembra prendere una brutta piega per la Roma, ecco all’improvviso la svolta firmata Dovbyk. Che prima spreca clamorosamente su filtrante di Baldanzi tirando sulla testa di Prati, poi approfitta sul calcio d’angolo seguente di una sfortunata respinta di Deiola in area e trova il gol girandosi facilmente al 17’. Per l’ex Girona, festeggiato a lungo dai compagni, una liberazione dopo tanti cattivi pensieri. Il Cagliari, in ogni caso, prende atto della situazione, ma non si disunisce. E ci riprova ancora una volta con Piccoli 5’ dopo e con Mina da posizione ravvicinata, ma è sempre Svilar a mostrarsi reattivo e a salvare la squadra per l’ennesima volta. Purtroppo per la Roma, invece, s’infortuna al 28’ Dybala, entrato dieci minuti prima. Dopo aver tentato un colpo di tacco l’argentino inizia a zoppicare (dolore al flessore sinistro) e deve uscire tra le lacrime sostituito da Pisilli. Gli ultimi minuti raccontano di un Cagliari sempre vivo, schierato con tre punte (Piccoli, Pavoletti e Mutandwa) da Nicola alla disperata ricerca del pari. Ma la Roma riesce in qualche modo a chiudere in vantaggio la partita: dopo le amarezze in Europa, un ritorno ai tre punti (con l’unico tiro in porta del match) di enorme valore davanti agli oltre 62 mila tifosi dell’Olimpico.

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