Gymnasium Alghero, il futuro è già in campo: crescita, errori e prime vittorie per le giovanili

La palestra è il loro tempio, il parquet il loro campo di battaglia. La Gymnasium Alghero sta forgiando la sua nuova generazione di atlete, tra passaggi zoppicanti, murate sbagliate e una grinta che non conosce resa. Perché in fondo, come dice Veronica Contene, coach dell’Under 13, “loro vanno via felici anche dopo un 25-15, perché si mettono alla prova e osano”. E questa, in fondo, è la prima vittoria.

Martedì 18 febbraio, l’Under 13 ha trovato sulla sua strada una Asd Junior Volley Sassari più esperta e compatta. Uno 0-3 (12-25, 15-25, 11-25) che racconta la superiorità delle avversarie, ma anche il coraggio delle ragazze di Alghero, che non smettono di lottare. La tecnica va e viene, talvolta si dissolve come neve al sole, ma la determinazione resta, ed è su questa che si costruisce il futuro.

Domenica 23 febbraio, più complicata la situazione dell’Under 14 Rossa, dove la coach Daniela Sechi non nasconde le difficoltà: “Le ragazze devono crescere tecnicamente, ma soprattutto come squadra, perché tendono all’individualismo”. La sconfitta per 0-3 contro Time Out Verde (7-25, 14-25, 7-25) lo testimonia: senza un’idea comune di gioco, senza una regia efficace, si finisce per inseguire le avversarie anziché costruire.

Ma il weekend delle giovanili della Gymnasium ha regalato anche soddisfazioni. Sabato 22 febbraio, l’Under 14 Gialla, sotto la guida di Pasqualino Sotgia, ha ottenuto un netto 3-0 contro Spring Volley Osilo (set vinti a 3, 7 e un sofferto 25-23 nel terzo), dimostrando qualità e margini di crescita. “Le ragazze pensavano di avere la partita in pugno, ma la pallavolo insegna che senza il 100% non si passa quell’ostacolo fisso chiamato rete” commenta Sotgia con il pragmatismo di chi sa che il talento senza disciplina è un’arma spuntata.

Lo stesso copione si è visto domenica 23 febbraio nell’Under 16, che prima ha dominato Time Out Verde portandosi sul 2-0, poi si è seduta sugli allori, consentendo la rimonta avversaria fino al tie-break. Un calo di concentrazione che l’allenatore non ha perdonato: “Non ci si può permettere rilassamenti quando si è ultimi in classifica. Ho dovuto rivoluzionare il sestetto e chi è entrato ha risposto con carattere”. Alla fine, il 3-2 finale (25-23, 25-19, 17-25, 21-25, 15-11) ha riportato il sorriso, ma ha lasciato anche un monito: in campo, la presunzione si paga.

Infine, giovedì 20 febbraio, c’è stata la prova di forza della Seconda Divisione, vittoriosa 3-0 contro GS Ittiri Volley (28-26, 25-16, 26-24). Un primo set sudato, poi la scossa di Sotgia, che ha cambiato strategia puntando su incisività in battuta e attacco. E la squadra ha risposto.

Dall’Under 13 alla Seconda Divisione, il cammino della Gymnasium Alghero è quello di una società che cresce, tra errori di gioventù e lampi di talento. La strada è lunga, ma i margini di miglioramento per tutte le giovani atlete coinvolte ci sono tutti.

Photogallery:

Sport

Spalletti cacciato da Coverciano: il crollo di Luciano il divin ruzzante
  Non ci si credeva eppure è accaduto: l’Italia, patria di Machiavelli e del catenaccio, ha trovato il modo di espellere da Coverciano un uomo che parlava al pallone come un vate colla sua musa. Spalletti, il Certaldese malinconico, ha lasciato il tempio azzurro tra le ombre di una notte fiorentina, scortato non dai carabinieri ma dalla disill...

Giro del Delfinato 2025 1a tappa Il Fenomeno Pogacar Batte Tutti in Volata
Il sole picchia forte su Domerat in questa domenica di giugno, e già dalle prime luci dell'alba si respira aria di grande ciclismo. Centonovantacinque chilometri e otto decimi separano i corridori da Montluçon, con sette salitelle di quarta categoria che sulla carta non dovrebbero disturbare il sonno dei velocisti. Ma il ciclismo, si sa, è una s...

L’Italia di Luciano Spalletti crolla in Norvegia. Ora il Mondiale è a serio rischio
Una figuraccia storica. In Norvegia sapevamo di giocarci quasi tutto nel cammino ai Mondiali del 2026 e la prestazione dell'Italia è stata indecorosa. Da dimissioni. Non solo di Spalletti, ma anche dai vertici della Figc, ovvero del presidente della Figc Gabriele Gravina che ha confermato il ct dopo il disastroso Europeo del 2024 in Germania. Chi p...