Ad Alghero, a un anno dall’insediamento dell’amministrazione guidata da Raimondo Cacciotto, si registrano nuovi sviluppi sul fronte delle opere pubbliche. Tra queste, torna al centro dell’attenzione il cantiere dell’ex caserma di via Simon, dove l’Amministrazione comunale, per voce del vicesindaco e assessore alle manutenzioni Francesco Marinaro, annuncia un'accelerazione decisa e il potenziamento degli stanziamenti.
La macchina amministrativa, dopo mesi di interlocuzioni tecniche, si prepara a sbloccare la ripresa dei lavori. È infatti in corso di approvazione, da parte della Soprintendenza e dell’Ufficio Tutela del Paesaggio, la perizia tecnica sottoscritta con l’impresa esecutrice. Un passaggio ritenuto fondamentale per poter aggiornare il contratto d’appalto alle modifiche resesi necessarie nel corso dell’esecuzione, e dare così avvio alla ripresa delle lavorazioni senza ulteriori rallentamenti.
“Intendiamo proseguire con il massimo impegno per portare a termine l’opera – spiega l’Assessore Francesco Marinaro – e incrementiamo gli stanziamenti già dedicati con le nuove somme necessarie a completare il primo lotto funzionale e liberare le aree occupate dal cantiere.” Si tratta di 600mila euro che verranno integrati al bilancio per garantire l’effettiva continuità del progetto.
Non manca, nel discorso dell’assessore, una stoccata alle critiche ricevute sull’andamento del cantiere: “Riteniamo perciò ingenerose le critiche sull’evoluzione dello stato dei lavori: siamo e saremo sempre obiettivi nel rilevare la continuità delle iniziative ereditate, ma rifiutiamo l’idea che si possano addebitare all’attuale amministrazione le conseguenze di ritardi dipendenti da scelte operate da chi oggi mostra di stupirsi.”
Il primo lotto funzionale prevede il consolidamento statico dell’edificio, la sistemazione della copertura e il riordino del piano terra. Opere fondamentali per la messa in sicurezza della struttura, che rappresenta una delle aree strategiche nel cuore del centro urbano.
Parallelamente, gli uffici si stanno muovendo per reperire ulteriori finanziamenti destinati alla progettazione e al completamento dei piani superiori e alla schermatura delle aree di cantiere, al fine di migliorare il decoro e ridurre l’impatto visivo del cantiere sulla città.
Nel primo anniversario del mandato Cacciotto, l’intervento sull’ex caserma si configura dunque come uno dei banchi di prova concreto: restituire un immobile storico alla comunità, senza inseguire scorciatoie propagandistiche, ma tentando – tra vincoli tecnici, lentezze burocratiche e bilanci da far quadrare – di fare ciò che un’amministrazione seria dovrebbe fare sempre. Governare.