Pubblico delle grandi occasioni all'Unipol Domus nonostante la giornata festiva di Pasquetta. Ranieri si schiera ad inizio gara con un 4-2-3-1 con Deiola e Makoumbou a comporre la diga davanti alla difesa, e Lapadula unica punta a fare reparto. Gli ospiti si schierano a specchio con Bonazzoli unica punta, ed è proprio quest'ultimo a sbloccare la gara al minuto 30, lasciato clamorosamente incustodito in piena area di rigore incrocia di esterno sinistro e beffa Scuffet non proprio impeccabile. I gialloblù dominano la prima frazione, e nel secondo tempo, Lazotic, subentrato a inizio ripresa fa 2 a 0 ma il VAR annulla per offside. I rossoblù provano a recuperare lo svantaggio subendo dei contropiedi imbarazzanti, concedendo praterie agli uomini di Baroni.
Ranieri con tre cambi, Prati, Viola e Sulemane, si affida alle forze fresche e ai piedi buoni, e dopo un mezzo miracolo di Scuffet su Lazotic, i rossoblù raggiungono il pari con Sulemane, che al minuto 73 con una rasoiata dal limite fa 1 a 1. Il Cagliari quasi ci crede con Luvumbo che sfiora il colpaccio, poi nulla più fino al triplice fischio finale. Le soste per le Nazionali non hanno mai giovato al Cagliari, che è apparso molle e prevedibile. Ranieri ha avuto parecchio tempo per preparare questa gara che era fondamentale per uscire ufficiosamente dalla zona calda e guardare tutti dall'alto. Stiamo arrivando al traguardo, stile 100 metri in atletica, è lo sprint finale, sono gli ultimi 20 metri prima del traguardo, e i sardi hanno un vantaggio di appena due punti dalla zona rossa, troppo pochi per dormire sonni tranquilli.
È proprio nel finale che si deve dare tutto ciò che si ha, le vecchie volpi dello sport lo sanno, e la squadra di Ranieri ora deve assolutamente dare tutto, deve portare a termine questa missione, non permettendo più alla matematica di fare calcoli, perché come dice una bellissima canzone di Antonello Venditti, "E quando pensi che sia finita, è proprio allora che comincia la salita."